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Bollette, aumenti a tripla cifra in vista
Lo stop totale del transito di gas russo dall’Ucraina verso l’Europa, in vigore ormai da alcune settimane, continua a essere la principale causa dei rincari dei prezzi all’ingrosso di gas ed energia elettrica. Sul mercato di riferimento più importante d’Europa, quello di Amsterdam, le quotazioni superano i 50 euro al megawattora, con un aumento ulteriore del 3% rispetto ai giorni scorsi.
L’impatto sulle bollette sarà in parte attutito e si manifesterà in modo scaglionato, anche se già nell’aggiornamento delle tariffe elettriche di domani potrebbero emergere i primi effetti. Secondo le previsioni, nei prossimi mesi l’insieme dei rincari potrebbe spingersi fino a un +30%.
Gli aumenti già acquisiti
Dal primo gennaio 2025, le bollette della luce per i 3,4 milioni di clienti vulnerabili (anziani over 75, disabili, percettori di bonus sociali e altre categorie protette), ancora in regime di maggior tutela, hanno registrato un incremento del 18,2%. Nel primo trimestre 2025, il prezzo dell’energia elettrica tocca dunque i 31,28 centesimi di euro per kilowattora.
Per gli utenti vulnerabili del servizio gas, invece, a inizio dicembre la tariffa è stata innalzata a 45,13 euro al MWh, con un incremento del 4,38%. Discorso diverso vale per la gran parte delle utenze (circa 30 milioni), che sono passate al mercato libero.
Qui i prezzi possono risultare mediamente più alti rispetto al servizio tutelato, ma in caso di forti rialzi all’ingrosso si adeguano più lentamente, grazie a formule a prezzo fisso o tariffe non indicizzate che proteggono l’utente dalla volatilità dei costi della materia prima.
Gli aumenti attesi
Secondo un’analisi di Facile.it, entro i prossimi 12 mesi il prezzo dell’energia salirà di quasi il 30%, con un impatto significativo per chi ha sottoscritto un’offerta a prezzo indicizzato. Nello specifico, per una famiglia tipo con contratto sul mercato libero, è previsto un rincaro di 272 euro tra luce e gas, portando la spesa complessiva annua dagli attuali 2.569 a 2.841 euro (+11%).
Davide Tabarelli, presidente del centro di ricerca Nomisma Energia a Repubblica ha quantificato l’aggravio per le famiglie italiane: “Per l’elettricità, 135 euro in più nell’arco dei 12 mesi. Per il gas, invece, 230 euro in più”
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