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Bce, Francoforte prende tempo: tassi fermi, taglio rinviato all’autunno

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento della Bce. I tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale rimarranno invariati al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%, rispettivamente, si legge nella nota al termine del direttivo. 

Bce, panorama eccezionalmente incerto anche per i dazi

Il panorama resta eccezionalmente incerto, soprattutto a causa delle controversie commerciali”. Lo si legge nella nota al termine del direttivo della Bce che ha deciso di lasciare i tassi invariati. “Anche grazie alle passate riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo, – spiega la Bce – sinora l’economia ha mostrato nel complesso buona capacità di tenuta in un difficile contesto mondiale. Al tempo stesso, il panorama resta eccezionalmente incerto, soprattutto a causa delle controversie commerciali”.  

Bce, “inflazione attualmente pari al nostro obiettivo del 2%”

“L’inflazione è pari attualmente al nostro obiettivo del 2% a medio termine”. Le nuove informazioni, aggiunge la Bce, “sono sostanzialmente in linea con la valutazione precedente del Consiglio direttivo circa le prospettive di inflazione. Le pressioni interne sui prezzi hanno continuato ad attenuarsi, a fronte di un rallentamento dei salari”.  Il Consiglio direttivo “è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine.

Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, il Consiglio direttivo seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.

Il Consiglio direttivo, si legge ancora, “è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine e per preservare l’ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria può essere utilizzato per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettano seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di assolvere con più efficacia il proprio mandato della stabilità dei prezzi”. 

Bce, Lagarde: “Economia resiliente, il primo trimestre cresce più delle stime”

“L’inflazione è in linea con il nostro obiettivo del 2%. L’economia si è dimostrata resiliente anche dopo i precedenti tagli dei tassi”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante la conferenza stampa al termine del direttivo della Banca Centrale europea che ha lasciato invariato i tassi di interesse. “Nel primo trimestre la crescita è stata maggiore delle stime”, ha aggiunto, “l’espansione dei servizi e del manifatturiero è stata modesta”. “I rischi per la crescita economica restano orientati a ribasso”, ha aggiunto la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante la conferenza stampa. Con l’incertezza sui dazi “le imprese sono più riluttanti a investire”. Sulla questione dei dazi tra Usa e Ue “speriamo in una rapida soluzione, serve meno incertezza”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante la conferenza stampa al termine del direttivo aggiungendo che “meno dura l’incertezza, meglio sarà per tutti, noi inclusi”.

 Bce, Lagarde: “Sui tassi seguiremo un approccio guidato dai dati”

La Bce è “determinata ad assicurare che inflazione si stabilizzi al 2%” e sui tassi di interesse l’approccio sarà basato sui dati, di riunione in riunione”.  “Seguiremo – ha spiegato – un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. Ci baseremo sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.

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