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“In una coalizione trainata da Conte, Fratoianni e Bonelli in cui il Pd guarda e si adegua non si fanno cose utili per il Paese, si corre dietro a bandiere ideologiche”
“Non è vero. Noi del campo largo non facciamo parte. Non ci siamo in nessuna forma e non ci saremo. Sosteniamo in Puglia Decaro e in Veneto Manildo per i profili riformisti, auspicando che non cedano alle sirene del populismo grillino come ha già fatto Giani in Toscana”. Ettore Rosato, vice-segretario di Azione, intervistato da Affaritaliani, commenta così le parole di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, che ha dichiarato che per la prima volta la coalizione delle opposizioni è unita o ovunque e che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni deve abituarsi a questa unità.
“E’ evidente che rispetto ai populismi della sinistra noi siamo alternativi“, sottolinea il vice di Carlo Calenda. Quanto all’unità delle opposizioni di cui parla la segretaria del Pd, il vice dii Calenda precisa: “Noi non siamo all’interno del Centrosinistra, non ci siamo mai stati e non ci saremo mai. Ci siamo presentati insieme solo dove, localmente, abbiamo ritenuto che ci fossero le condizioni per farlo. Ma non ci riguarda questo tema perché, ripeto, non facciamo parte del campo largo. Alle elezioni politiche noi, come abbiamo sempre detto, correremo alternativi alla destra e alla sinistra. In una coalizione trainata da Conte, Fratoianni e Bonelli in cui il Pd guarda e si adegua non si fanno cose utili per il Paese, si corre dietro a bandiere ideologiche”.
E infine un richiamo al recente discorso dell’ex premier ed ex presidente della Banca Centrale Europea al Meeting di Rimini: “Si tratta di un intervento che dovrebbe ispirare tutta la politica italiana per fare quello che serve al fine di occuparsi al meglio del futuro dell’Italia, dei nostri figli e dei nostri nipoti. Lo scontro sul nulla a cui assistiamo oggi è esattamente il contrario“, conclude Rosato.
Regionali, Schlein: “Ovunque insieme. Meloni si abitui all’unità” – “Sono molto felice: siamo riusciti a mettere in campo una coalizione progressista unita e compatta, che è la stessa in tutte le regioni che vanno al voto. Non so da quanto tempo il centrosinistra non si presentasse con la stessa coalizione in tutte le regioni, almeno 20 anni. Non faremo più il favore alla destra di dividerci: Giorgia Meloni si prepari a questa novità. E devo aggiungere che siamo già in pista a differenza della destra che sta ancora litigando sui candidati. Al di là della riconferma degli uscenti, non è riuscita a definire le candidature in regioni importanti come Campania, Puglia e Veneto”. Lo dice, in un’intervista al Corriere della sera, la segretaria del Pd Elly Schlein, rivendicando il lavoro fatto sulle candidature alle prossime elezioni regionali. “Abbiamo fatto squadra e devo dire che non abbiamo mai litigato sui candidati. Credo che sia un inedito per la storia del nostro campo. E siamo anche riusciti ad allargare le coalizioni dove governavamo già perché si sono aggiunte altre forze che prima stavano all’opposizione. Per esempio, in Toscana, in Puglia, in Campania”, aggiunge. Quanto ad Emiliano, “qualche giorno fa mi ha dato la disponibilità a non candidarsi e lo ringrazio perché con la generosità e lo spirito di squadra ci aiuterà a costruire una pagina di futuro in Puglia e a fare spazio a una nuova classe dirigente”. Mentre sulla Campania e sul futuro di De Luca junior, “il mio unico obiettivo era quello di costruire un’alleanza in grado di battere queste destre. Ho lavorato per l’unità sia nel partito che nella coalizione, anche in Campania perché sono convinta che il più grande rinnovamento che noi possiamo offrire ai cittadini di quella regione sia di presentarci tutti uniti a sostegno di una persona onesta e capace come Roberto Fico”, spiega Schlein che puntualizza: la sanità “sarà una priorità assoluta di queste campagne elettorali”, così come i dem insisteranno sul salario minimo. Infine, il costo dell’energia. “Il governo potrebbe scollegare, come chiediamo noi, il prezzo dell’energia da quella del gas. Lo hanno fatto altri Paesi europei. Questo darebbe immediatamente fiato all’industria, a piccole e medie imprese, alle botteghe degli artigiani. Ma anche alle famiglie italiane che si vedono arrivare delle bollette che non riescono a pagare”, conclude la leader Pd.
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