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<em>Da Angelo Airò Farulla</em>
Conclusa la fase estiva di Autorə in Vantina, gli organizzatori annunciano che, in sostituzione del già previsto incontro del 18 settembre con Marco Aime e Federico Faloppa, l’ultimo evento della rassegna si svolgerà il 6 ottobre alle ore 18:00 presso il Teatro Flamingo e avrà come protagonista il poeta Carlo Damiani, accompagnato da Nunzio Marotti.
Damiani, di radici elbane, è uno dei poeti più affermati e amati della sua generazione. Ha da poco pubblicato “Rinascita” (Fazi), che fa come da seguito, per stile e contenuti, al precedente “Prima di nascere” (2022, presentato a Portoferraio nell’ambito della rassegna Parole InChiostro).
In attesa dell’incontro con Damiani, per il quale seguiranno a breve aggiornamenti sul tema di dibattito, abbiamo posto un paio di domande a Silvia Boano, anima della libreria MardiLibri di Portoferraio e una delle fondatrici della rassegna.
D. «Negli ultimi anni l’identità di Autorə in Vantina si è andata sempre più precisando. Che cos’è che fino a oggi ha differenziato questa rassegna rispetto agli altri eventi letterari, anche di più lunga tradizione, presenti sull’isola?»
R. «La particolarità di Autorə in Vantina è proprio il fatto di essere una rassegna, e non un singolo appuntamento isolato, e quindi di articolarsi in un programma pensato e costruito in modo organico. A guardar bene, è la rassegna letteraria più longeva dell’isola, una rassegna che dispone innanzitutto di un capitale insostituibile: il pubblico che la segue. In questi anni abbiamo portato nomi di livello, esperti di linguistica e di sociologia, filosofi, narratori e persone di scienza. Nei nostri incontri il punto centrale sono sempre stati i libri, e gli argomenti in essi trattati. Il pubblico viene quindi per ascoltare e interagire con autori che magari conosce già, o che scopre durante la serata. Non c’è spazio per altro. Direi che abbiamo dalla nostra la pura forza dei contenuti. Segnalerei anche la collaborazione attiva con le scuole del territorio. Quest’anno, poi, siamo particolarmente orgogliosi dei risultati: avere una presenza media di quaranta persone a incontro ci fa credere, o almeno sperare, di aver costruito qualcosa di importante.»
D. «Quest’anno Autorə in Vantina è stata oggetto di alcune polemiche e contestazioni. È la prima volta che succede. Siete stati accusati di fare “propaganda gender con i soldi dei cittadini”. Paradossalmente, questi fatti si sono verificati in una stagione che ha avuto una sostanziale eterogeneità di contenuti, ovvero una diversificazione dell’offerta più ampia rispetto ad altri anni. Come lo spieghi?»
R: «Ma, io credo che bisognerebbe sempre parlare dei fatti, e trovo abbastanza ridicolo che qualcuno si prenda la briga di sbandierare in piazza quanto spende un comune per una rassegna di nove incontri, più tre dedicati all’infanzia, distribuiti in un arco di tempo che va da maggio a settembre. Se tutto ciò avesse un significato reale, bisognerebbe – per onestà e completezza d’informazione – andare a vedere caso per caso, segnalando quanto spendono altri comuni per eventi anche minori, e poi fare un confronto. Per parte mia, mi sento di ringraziare ancora una volta il Comune di Capoliveri (in particolare nelle figure di Walter Montagna e Chiara Ridi) che quest’anno ha voluto ampliare l’offerta, così come tutto lo staff della rassegna, compresa l’Edicola Elbana Show che ha registrato gli incontri, rendendoli disponibili per la fruizione sui propri canali. Abbiamo visto che in tanti hanno seguito i dibattiti online anche a distanza di tempo, ed è questo un altro segnale d’interesse nei nostri confronti. Comunque sia, per il futuro cercheremo di coinvolgere in maniera più ampia anche il paese. Riqualificare la piazza della Vantina è stato solo il primo tassello di un progetto che speriamo possa rendere partecipi in misura sempre maggiore anche gli abitanti di Capoliveri.»
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