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Autonomia, via alle pre-intese: Calderoli in Lombardia da Fontana

Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana hanno firmato la pre-intesa sull’Autonomia relativa a quattro materie, ossia protezione civile, professioni, previdenza complementare e integrativa e la parte della sanità che interessa il coordinamento della finanza pubblica. La firma è arrivata al Palazzo Lombardia di Milano, sede della giunta regionale. 

Fontana: “Ghe sem“. Il ricordo di Maroni

“Ghe sem propi, ci siamo proprio, anche sul tema dell’Autonomia”. Ha esordito così Fontana, ricordando il suo predecessore, Roberto Maroni, come “artefice di un percorso che ora acquisisce concretezza”. Una citazione, quella di Fontana, accompagnata da un lungo applauso. “Fu lui – ha aggiunto Attilio Fontana – ad avere la grande intuizione e il coraggio di promuovere il referendum del 22 ottobre 2017, grazie al quale diventò chiara e forte la volontà popolare dei lombardi, di cui tutti i Governi che si sono succeduti hanno dovuto tenere conto”. 

“L’Autonomia è una riforma epocale – ha sottolineato il governatore – di cui il Paese ha assolutamente bisogno. Occorre dare maggiore potere decisionale ai territori, non solo in Italia ma anche rispetto ai rapporti con l’Unione Europea. Il passaggio odierno è importante e determinerà ricadute positive non appena la pre-intesa diventerà legge a tutti gli effetti”. “Sul tema della sanità – ha evidenziato Fontana – avremo la possibilità di affrontare le necessità del territorio senza i vincoli assurdi che riguardano le percentuali delle diverse voci di spesa. Abbiamo calcolato che potremo utilizzare circa 600 milioni di euro, reperendoli da altri capitoli, per investirli negli incentivi per il personale, in un aumento delle prestazioni del servizio sanitario e in generale nel potenziare le risposte alle esigenze dei lombardi

Calderoli: “Autonomia, percorso condiviso con Meloni, Salvini e Tajani”

“Per avere la certezza che tutta la coalizione condividesse il percorso, ho chiesto un vertice di maggioranza alla presidente Meloni. Alla presenza della presidente del Consiglio, dei vicepremier Salvini e Tajani, dei ministri Giorgetti e Casellati, mi è stato detto che hanno condiviso il metodo, i contenuti e il percorso impostato per definire le pre-intese”. Lo ha detto Calderoli. “È curioso leggere ‘sì, ma gli alleati frenano’ – ha proseguito – quando hai i segretari di Lega e Forza Italia, la premier e i ministri che dicono ‘va bene’: al di là delle ricostruzioni giornalistiche penso si possa andare avanti”.
 
“Non mi risulta che l’autonomia sia a costo zero. C’è la necessità di verificare se le risorse già stanziate siano sufficienti: nel caso non lo fossero, le leggi di bilancio devono stanziare le risorse necessarie ,ha aggiunto. “Soldi in più ci sono e sono stati già stanziati in legge di bilancio”, ha proseguito. “Rispetto alle materie di cui stiamo parlando oggi, per la Protezione civile sono stati stanziati 20 milioni per il 2025, 40 milioni per il 2026, 60 milioni per il 2027. Ci sono risorse in più che andranno a vantaggio” delle Regioni “che richiederanno l’autonomia, ma anche di quelle che non la chiedono”. “Il capitolo delle professioni – ha aggiunto – non prevede coperture”, mentre per la “sanità, le risorse sono esattamente quelle che vengono assegnate nel fondo sanitario nazionale, il punto è come uno le utilizza: ci sarà una responsabilizzazione e verranno fatti dei controlli”. Per quanto riguarda le tempistiche “l’obiettivo è di concludere la fase del federalismo fiscale, su cui ci stiamo confrontando e che ha come scadenza marzo 2026, è una ‘milestone’ del Pnrr. O la portiamo a casa, o salta la rata di 32 miliardi e 600 milioni”.

Fontana: “La Lombardia è pronta, un passo decisivo verso l’autonomia”

Il presidente della Regione già questa mattina aveva rilanciato la centralità del passaggio sottolineando la continuità del percorso: “La Lombardia è pronta. La pre-intesa è un passaggio necessario e atteso, che permette di portare avanti un lavoro avviato anni fa e di farlo nel pieno rispetto della Costituzione. È un passo decisivo nel percorso dell’autonomia”. L’intesa impegnerà Governo e Regione a chiudere i negoziati già aperti su protezione civile, professioni, previdenza complementare e integrativa e coordinamento della finanza pubblica in ambito sanitario.

Una nota ufficiale del Dipartimento Affari Regionali sottolinea che “la stipula delle pre-intese fa seguito alle recenti iniziative delle Regioni e alle richieste di riprendere i procedimenti già avviati nel 2017 per l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, in attuazione della Costituzione (terzo comma dell’articolo 116)”. Una procedura che dovrà completare i negoziati nel solco della legge 86/2024, nel rispetto della sentenza 192/2024 della Corte Costituzionale.

Piazza: L’autonomia differenziata va avanti”

“Quello di oggi – ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza di Regione con delega all’Autonomia, Mauro Piazza – è uno snodo fondamentale. Ci arriviamo con alle spalle un grande lavoro, fatto di serrato confronto e di vera e propria negoziazione tra la Regione e lo Stato centrale. Non è un punto d’arrivo, ma conferma che il percorso dell’Autonomia differenziata sta andando avanti. A chi eleva critiche, vorrei ricordare che quella di oggi è la punta più avanzata dell’attuazione dell’articolo 116 della Costituzione. Un punto mai raggiunto da quando è stato introdotto nel 2001. Continueremo a lavorare per i successivi passaggi della legge, ma oggi siano davvero orgogliosi di questo risultato risultato, fortemente voluto congiuntamente al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie”.

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Autonomia, il calendario della firma delle pre-intese

Calderoli firmerà gli accordi sulle materie non Lep (livelli essenziali delle prestazioni) con Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, con l’autorizzazione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha espresso soddisfazione per l’avanzamento del programma di governo. Calderoli firmerà personalmente in ogni sede istituzionale. Il programma prevede incontri in Veneto e Lombardia oggi ed in Piemonte e Liguria domani. Secondo gli Affari Regionali, ciascuna pre-intesa “impegna il Governo e la rispettiva Regione a concludere i negoziati già avviati” con l’obiettivo di raggiungere un’intesa definitiva nelle materie indicate.

Romeo: “Una rivoluzione amministrativa”

Massimiliano Romeo, segretario regionale della Lega e capogruppo del partito al Senato, definisce l’intesa un passaggio decisivo. “È fondamentale che si apra un pertugio sul tema dell’autonomia”, afferma. “Da qui si può veramente avviare questo grande percorso per una rivoluzione amministrativa importante che possa davvero rilanciare questo Paese”. Romeo richiama poi uno dei capitoli centrali della preintesa: “Non dobbiamo sottovalutare la questione del coordinamento della finanza pubblica sulla sanità, è tema fondamentale”.

Cecchetti: “Con le pre-intese parte il cambiamento, la Lombardia è pronta”

“La firma delle pre-intese tra Veneto e Stato segna un passaggio fondamentale anche per la Lombardia, che da anni chiede più autonomia per poter offrire servizi migliori, più rapidi e più vicini ai cittadini. Questo non è un traguardo per qualcuno, ma un’opportunità per tutti: quando le Regioni funzionano meglio, cresce l’intero Paese”: questo il commento di Fabrizio Cecchetti, deputato lombardo della Lega, segretario dell’Ufficio di presidenza della Camera dei Deputati. “La Lombardia è pronta, ha già dimostrato di saper gestire competenze strategiche e oggi può fare un ulteriore salto di qualità. Autonomia significa efficienza, responsabilità e meritocrazia. Significa eliminare sprechi e burocrazia, rendere più moderne le nostre politiche su scuola, lavoro, formazione, infrastrutture e innovazione. Basta con i no ideologici della sinistra che rallentano il Paese: i cittadini chiedono risposte, non scuse. Oggi si apre una fase nuova. La Lombardia farà la sua parte, come sempre, per rendere l’Italia più forte e competitiva. Nel pomeriggio sarà il turno della Lombardia con la firma tra il ministro e il governatore Attilio Fontana”.  

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