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<em>Da Jacopo Bononi Presidente del Comitato promotore del Premio Strega all’isola d’Elba</em>
La serata di sabato 2 agosto a Marciana Marina, dedicata al Premio Strega, si inserisce in quella ‘tradizione culturale marinese’ che partendo dalle serate di alto livello promosse dal compianto sindaco Pasquale Berti e passando per quelle molto raffinate e curate dell’altrettanto compianta Marilena Poletti Pasero, ha visto Grandi Eventi tra i quali vale la pena menzionare il festival Elba jazz di Paolo Boggi e lo spettacolo musicale sul mare di Peter Pracht. Tutte occasioni che davano alla Marina quell’aura internazionale legata alla Cultura e all’intrattenimento tanto importante da farla considerare allora la Capitale Culturale della nostra isola. Noi ci stiamo sforzando, anche con il Premio La Tore, di continuare in quella direzione. Ospitare infatti un premio così importante come il premio Strega è senza dubbio un grande onore per tutti noi, partendo dall’ Amministrazione Comunale guidata da Gabriella Allori che lo patrocina e dalla Proloco che lo sostiene e lo promuove con entusiasmo. Il vincitore del prestigioso riconoscimento sarà in piazza della Chiesa sabato prossimo e lo potremo salutare fin dall’aperitivo in suo onore presso l’Arthotel gabbiano azzurro due dalle 19, dove l’autore incontrerà i suoi lettori e firmare le copie del suo romanzo ‘L’anniversario’ ( Feltrinelli, 2025) grazie alla partecipazione attiva della libreria Libri in Piazza. Andrea Bajani è nato a Roma nel 1975. È autore, fra gli altri, dei romanzi ‘Cordiali saluti’ (Einaudi 2005), ‘Se consideri le colpe’ (Einaudi 2007, Feltrinelli 2021) vincitore dei premi Super Mondello, Brancati, Recanati e Lo Straniero), ‘Ogni promessa’ (Einaudi 2010, Feltrinelli 2021, vincitore del premio Bagutta), ‘Mi riconosci’ (2013), ‘La gentile clientela’ (2013) e ‘Il libro delle case’ (2021, finalista al Premio Strega e al Premio Campiello). È inoltre autore dei volumi di poesie ‘Promemoria’ (Einaudi 2017), ‘Dimora naturale’ (Einaudi 2020) e ‘L’amore viene prima’ (Feltrinelli, 2022). I suoi libri sono tradotti in 17 Paesi. È writer in residence presso la Rice University di Houston, in Texas. Del suo ultimo romanzo scrive, a ragione, Alberto Casadei: (…) Nel caso dell’Anniversario, prevale il denudamento del narratore e protagonista, però gli elementi strettamente realistici sono solo parziali: si sa per esempio delle localizzazioni, con una toponomastica abbastanza riconoscibile (Roma e la costa laziale, Torino e località pedemontane ecc.), ma non sono mai indicati i nomi propri dei vari personaggi, padre, madre, sorella, moglie, psicoterapeuta, amica-pasticciera e così via. Pur trattando di vicende che risultano precise, nel testo si coglie insomma una tendenza a ‘spersonalizzare’, a cercare la verità psicologica valida al di là del caso presente. Ed ecco una madre che, pur partendo da condizioni favorevoli, si riduce a non agire in alcun modo per non entrare in contrasto con il marito; un padre che, pur capace di gesti anche generosi, pretende un controllo capillare su moglie e figli, soprattutto indiretto ma non per questo meno opprimente; un figlio disposto a tanti compromessi almeno sino ai suoi 41 anni, quando finalmente rompe i ponti con i genitori, come varie volte gli aveva chiesto di fare la sorella: tutte situazioni quotidiane uniche e insieme analoghe a quelle che possono essere accadute in qualunque famiglia italiana almeno sino alla fine del XX secolo (e certo anche oltre). Ma non è un mero quadro sociologico che emerge dal testo di Bajani. E aggiunge: (…) in questo caso è evidente la valenza più alta del romanzo-non-fittizio. L’affermazione di un potere pervasivo nell’ambito di una famiglia, ancora coercitivo e foucaultiano benché velato da smorzamenti e considerazioni etiche, risulta dirompente perché esemplare. Se lo scopo della scrittura letteraria è di trascendere il ‘particolare’ per delineare categorie più vaste (un tempo si sarebbe detto generali), allora è giusto che la base di analisi autentica, riconoscibile in un memoriale, diventi invece un racconto che si può definire ‘romanzesco’, almeno in quanto espressione mediata di vicende che occorreva far conoscere per la loro intrinseca e collettiva emblematicità. Abbiamo già ricordato su queste colonne che fu di Anna Maria Rimoaldi, oggi degnamente sostituita da Stefano Petrocchi direttore della Fondazione Bellonci, l’idea di organizzare per molti anni l’edizione estiva dello stesso a Marciana Marina, avendo casa a Poggio. Franco e Lucia Semeraro con l’Hotel Gabbiano Azzurro si onorano di esserne attualmente i promotori, insieme appunto con la Fondazione Bellonci. Omaggerà il vincitore, a nome della cultura elbana, la pittrice Cristina Sammarco con una sua opera. Condurranno l’evento i professori Angelo Filippo Rampini e Alessandra Fagioli, docenti universitari.
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