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Alchimia, 21 milioni di euro di perdite per la holding dell’ex socio di Chiara Ferragni dopo il pandoro-gate. Brutte notizie per Paolo Barletta
Il tracollo di Fenice, la società di Chiara Ferragni, affonda i conti della holding di Paolo Barletta, ex socio di maggioranza dell’influencer. Qualche settimana fa, infatti, a Roma lo stesso Barletta ha presieduto l’assemblea dei soci della sua Alchimia che ha approvato il bilancio del 2024 chiuso con una perdita di quasi 21 milioni di euro rispetto al piccolo utile di 316mila euro del precedente esercizio.
Il rosso (poi interamente ripianato dall’assemblea attingendo alle riserve) è in larga parte dovuto ai 19 milioni di svalutazione sulla quota del 40% che Alchimia deteneva in Fenice. Com’è noto a seguito del “pandoro gate” i numeri di Fenice sono collassati tanto che recentemente la Ferragni ha dovuto da sola sottoscrivere un aumento di capitale, con conseguente uscita di Alchimia dal libro soci.
Tra le partecipazioni rimaste nel portafoglio della holding di Barletta ci sono il 57,7% di U-First in carico a 16,5 milioni e diverse quote di minoranza tra cui quelle in Leone Film Group (3,2 milioni), Gambero Rosso (3,2 milioni), WeRoad (2,05 milioni) e Zest (2 milioni) per un valore complessivo di oltre 22 milioni.
La holding con un patrimonio netto di 24,2 milioni, presenta debiti verso banche per 7,6 milioni di cui 3,6 milioni verso Banca Sella e 2 milioni verso UniCredit. Barletta controlla Alchimia con Febus Holding e Forus Holding mentre Nicola Bulgari (già proprietario col fratello Paolo dell’omonimo gruppo di alta oreficeria venduto a Lvmh) con la sua Annabel Holding ha circa il 18%.
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