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Zelensky: “Volenterosi in Francia il 6 gennaio. Attacco a Putin? Possiamo provarne il falso”

Volodymyr Zelensky ha annunciato la convocazione di due nuovi incontri della Coalizione dei Volenterosi, in programma il 3 gennaio in Ucraina e il 6 gennaio in Francia, quest’ultimo “a livello di leader” e definito dal presidente ucraino “necessario”. L’annuncio è stato fatto su X al termine di un colloquio con il capo negoziatore ucraino Rustem Umerov. “Sono grato al team del presidente Trump per la disponibilità a partecipare a tutte le forme di cooperazione efficaci”, ha scritto Zelensky, aggiungendo che “oggi i nostri team sono stati in contatto”.

Zelensky: “Attacco alla residenza di Putin è un falso e gli alleati possono verificarlo”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che i partner di Kiev dispongono dei mezzi tecnici necessari per accertare che il presunto attacco con droni alla residenza del presidente russo Vladimir Putin a Valdai, attribuito da Mosca all’Ucraina, “non è mai avvenuto“.

“Per quanto riguarda l’attacco a Valdai, il nostro team negoziale si è messo in contatto con quello americano, sono stati esaminati i dettagli e abbiamo capito che si tratta di un falso – ha detto Zelensky ai giornalisti, aggiungendo che – i nostri partner possono sempre verificarlo, grazie alle loro capacità tecniche“.

Kiev, due navi civili attaccate dai russi a porto Odessa

Le forze russe hanno bombardato con droni due navi per il trasporto di grano in entrata nel porto di Odessa. Lo riporta Ukrinform. Diversi civili sono rimasti feriti. A essere colpite sono state le navi Emmakris III e la Capitano Karam. Dura la reazione della Marina di Kiev: “Gli attacchi contro i porti sono una minaccia per la vita dei cittadini e minano la sicurezza alimentare globale, sono un crimine di guerra deliberato. La Federazione Russa è un paese terrorista,” si legge in una nota.

Ucraina, Bbc: numero caduti russi in forte aumento nel 2025

Negli ultimi 10 mesi, le perdite russe nella guerra con l’Ucraina sono aumentate dall’inizio del 2025 al ritmo più elevato dall’inizio dell’invasione su vasta scala nel 2022. Lo rivela un conteggio fatto dalla Bbc, con l’aiuto dell’outlet indipendente Mediaziona e di un gruppo di volontari.

Mentre gli sforzi di pace si intensificavano nel 2025 sotto la pressione del presidente americano Donald Trump, è stato pubblicato su fonti russe il 40% in più di necrologi di soldati rispetto all’anno precedente. Nel complesso, la Bbc ha raccolto i nomi di quasi 160.000 persone la cui morte in battaglia è stata confermata da rapporti ufficiali, giornali, social media e memoriali e tombe.

Si ritiene però che il bilancio delle vittime reali sia molto più alto: l’elenco compilato dall’emittente britannica potrebbe rappresentare il 45-65% del totale, con un numero di caduti 243.000 e 352.000. E uno su tre è un volontario, mentre nel 2024 erano stati solo il 15%.

Nei primi dieci mesi dell’anno, si sono arruolate in Russia 336.000 persone, secondo il vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale Dmitry Medvedev, ben oltre 30.000 al mese. Sulla base dei necrologi e delle testimonianze dei famigliari, per la maggior parte si è trattato ufficialmente di volontari, ma non mancano segnalazioni di pressioni e coercizione, soprattutto su coscritti regolari e carcerati. Una nuova recluta può guadagnare fino a 10 milioni di rubli (130mila euro l’anno) e teoricamente restare al fronte per un anno solo, ma di fatto tutti i contratti firmati con il ministero della Difesa dal settembre 2022 vengono automaticamente rinnovati senza la possibilità di rescinderli.

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