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Il 2025 si chiude con un risultato straordinario che proietta la mobilità a zero emissioni in una nuova dimensione di efficienza elettrica.
Sul circuito UTAC in Marocco, la demo-car Filante Record 2025 ha trasformato una sfida ambiziosa in realtà, percorrendo oltre 1.000 km con una singola ricarica in condizioni di utilizzo autostradale. Non si è trattato di un test a bassa velocità in modalità risparmio, ma di una prova di resistenza vera, condotta a una media superiore ai 100 km/h, dimostrando che l’ottimizzazione estrema può abbattere le barriere dell’autonomia.
La sfida tecnica: efficienza oltre ogni limite
Il cuore del progetto risiede nella capacità di ottenere il massimo da una batteria di dimensioni modeste. La Filante Record 2025 utilizza infatti un’unità da 87 kWh, la stessa capacità presente sulla Scenic E-Tech Electric di serie, sottolineando come il record non sia frutto di accumulatori sovradimensionati, ma di una meticolosa ricerca ingegneristica.
I numeri finali della prova sono impressionanti: 1.008 km percorsi in 9 ore e 52 minuti, con un consumo medio incredibilmente basso di soli 7,8 kWh/100 km. La velocità media effettiva di 102 km/h riflette un utilizzo reale, lontano dai cicli di omologazione urbani, confermando che la tecnologia attuale può già affrontare le lunghe distanze senza soste forzate. Al termine della sfida, il veicolo disponeva ancora dell’11% di energia residua, potenzialmente sufficiente per coprire altri 120 km.
Design e aerodinamica: un omaggio alla storia
L’estetica della Filante Record 2025 non è solo funzionale, ma rappresenta un profondo omaggio storico alle icone del passato. I designer hanno tratto ispirazione dalla 40 CV del 1925 e dalla celebre Étoile Filante del 1956, creando un legame cromatico con una tinta blu ultravioletto inedita. La struttura integra elementi del mondo dell’aeronautica, con una cupola protettiva che richiama il cockpit degli aerei da caccia e una posizione di guida derivata direttamente dalla Formula 1.
Il processo di sviluppo ha richiesto una revisione radicale dopo i primi test in galleria del vento, dove il coefficiente di resistenza (SCx) iniziale di 0,40 è stato abbassato drasticamente verso l’obiettivo di 0,30. Per raggiungere questo traguardo, le carenature delle ruote sono state ridisegnate e fissate direttamente ai mozzi, eliminando le turbolenze intorno agli organi meccanici e migliorando la penetrazione dell’aria.
Tecnologia di bordo: un laboratorio su ruote
Oltre all’aerodinamica, la Filante Record 2025 funge da vero e proprio laboratorio per le tecnologie che vedremo sui futuri modelli di serie. Tra le innovazioni principali spiccano:
- Sistemi Steer-by-wire e Brake-by-wire: l’eliminazione dei collegamenti meccanici per sterzo e frenata ha permesso di ridurre il peso e aumentare la flessibilità dell’architettura.
- Materiali ultraleggeri: l’ampio impiego di fibra di carbonio e leghe di alluminio, insieme alla stampa 3D di componenti in Scalmalloy, ha minimizzato la massa complessiva.
- Pneumatici Michelin specifici: sviluppati appositamente per questo veicolo, garantiscono una resistenza al rotolamento ridotta al minimo.
L’ottimizzazione topologica ha permesso di utilizzare il materiale solo dove strettamente necessario per la rigidità strutturale, un approccio che punta alla massima sostenibilità produttiva.
Un’avventura umana verso il futuro
Dietro questo successo tecnologico si cela un’intensa avventura umana. Il record è il risultato della collaborazione tra i team di sviluppo Renault e partner d’eccellenza come Michelin e Ligier, che hanno curato la messa a punto del motore e della struttura in carbonio. I tre piloti coinvolti — Laurent Hurgon, Constance Léraud-Reyser e Arthur Ferrière — si sono alternati al volante in turni estenuanti, affrontando temperature variabili e la pressione di un tentativo che era stato precedentemente annullato per maltempo.
Per chi desidera approfondire il “dietro le quinte” di questa impresa, è stata realizzata una miniserie documentaria in tre episodi. Il racconto ripercorre la genesi del progetto, le sfide tecniche legate alla riduzione del peso e, infine, il momento decisivo della prova in Marocco. Questi insegnamenti non rimarranno isolati: ogni dato raccolto servirà a sviluppare la prossima generazione di veicoli elettrici, garantendo ai clienti efficienza e autonomia anche negli utilizzi autostradali più impegnativi.
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