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 Urso: “Vettore essenziale per la decarbonizzazione dell’industria”

Offrire una visione del potenziale di sviluppo della filiera tecnologica dell’idrogeno, analizzare il suo impatto per abilitare la decarbonizzazione dei settori hard-to-abate e affrontare le sfide del settore da un punto di vista produttivo, normativo, tecnologico e infrastrutturale. Con questi obiettivi si è svolta a Roma, alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, la Conferenza “Strategie europee e internazionali per l’idrogeno: politiche, progetti, prospettive” organizzata dal Mimit.

L’idrogeno è un vettore essenziale per la decarbonizzazione dell’industria e rappresenta una delle grandi sfide che l’Italia, insieme ad altri Stati dell’Unione Europea, ha scelto di affrontare con determinazione attraverso gli IPCEI”, ha dichiarato il Ministro Urso. “Questi progetti incarnano la vera cooperazione paneuropea: un modello strategico per rafforzare l’autonomia industriale e tecnologica del nostro continente, fondamentale in un tempo segnato da tensioni geopolitiche e competizioni globali sempre più dure”. Per questo “l’Europa deve portare avanti politiche pragmatiche ed efficaci, agendo subito prima che sia troppo tardi: non possiamo rassegnarci alla decadenza industriale europea

L’incontro si colloca nell’ambito della due giorni dell’Assemblea Generale dei 4 IPCEI Idrogeno, appuntamento annuale che riunisce i principali attori europei del settore. Dopo l’edizione 2024 tenutasi a Parigi, Roma ospita l’edizione 2025, confermando il ruolo dell’Italia tra i Paesi protagonisti nello sviluppo della catena del valore di questo vettore energetico strategico.

All’appuntamento hanno partecipato rappresentanti di numerosi Stati membri, delle principali istituzioni internazionali ed europee – tra cui l’Agenzia Internazionale dell’Energia, la Commissione Europea e la Banca Europea degli Investimenti – insieme a oltre cento imprese italiane ed europee leader nell’innovazione lungo la filiera dell’idrogeno.

Nel corso dell’evento sono state illustrate le principali sfide ancora da affrontare e gli ostacoli allo sviluppo del comparto: dai costi ancora elevati alle le normative complesse e la carenza di infrastrutture. Sono state inoltre approfondite le applicazioni industriali dell’idrogeno, in particolare nei settori dell’acciaio, della chimica e dei trasporti pesanti, analizzando le opportunità per generare impatti positivi sul piano industriale, economico, ambientale e sociale. A riguardo il Ministro ha evidenziato come sia necessario oggi ridurre la dipendenza strategica dell’UE dagli altri continenti e tra i principali settori su cui agire c’è quello dell’energia. In questo ambito, l’idrogeno rappresenta un fattore abilitante di grande rilevo.

Il Mimit, ha poi ricordato Urso, ha infatti investito oltre 2 miliardi di euro per sostenere progetti strategici nazionali e promuovere la cooperazione pubblico-privata nel settore dell’idrogeno. Molto altro è stato fatto dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che l’anno scorso ha adottato la strategia nazionale per l’idrogeno come elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

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