Rinnovo Patente? Facile ed Economico

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Iliad, l’operatore francese presente in Italia dal 2018 fondato da Xvier Niel, è stato, da quel momento in poi, la società che più ha influenzato il settore delle tlc  nel nostro paese. E se le indiscrezioni che circolano da tempo, ossia una operazione di consolidamento tra la stessa Iliad e Wind-Tre, andassero in porto non c’è dubbio che anche questa operazione porterebbe le sue conseguenze.

Il problema maggiore di una operazione molto sensata dal punto di vista industriale è che se avvenisse e fosse approvata  le Autorità Antitrust (italiana ed europea)  si contraddirebbero da sole. Infatti ad Iliad fu concesso lo sbarco in Italia in occasione della fusione tra gli operatori fissi ma sopratutto mobili Wind e Tre per evitare il passaggio, giudicato anticoncorrenziale, tra quattro a tre operatori sul mercato italiano. Purtroppo la competizione sulle tariffe, dato che Iliad  propose da subito  un pacchetto voce e dati a un prezzo molto basso, portò conseguenze nefaste sui conti di operatori come Tim che aveva una struttura di costi e un numero di dipendenti molto diverso dal nuovo entrante.  

Ovvio comunque che se per le Autorità delle concorrenza concedere il consolidamento del mercato è un controsenso per gli operatori sarebbe invece una boccata di ossigeno. Secondo gli analisti di Equita  la combinazione Iliad/Wind  sarebbe positiva per il mercato nel suo complesso in quanto consolida la posizione dei primi operatori, rafforza la redditività di quelli più deboli e riduce il numero di operatori infrastrutturati.  Tim non avrebbe ripercussioni nel segmento a cui tiene di più, quello di Tim Enterprise  ma potrebbe beneficiare di una rivalutazione della divisione consumer, che vende servizi fissi e mobili, dove i ricavi non riescono a crescere. Inoltre dato che la nuova società  si rafforzerebbe nel segmento consumer (soprattutto nel mobile, dove si posizionerebbe intorno al 40% delle linee human)  creerebbe meno  pressione  sulle tariffe che potrebbero aumentare.

In realtà sarebbe proprio questa la conseguenza, negativa per gli utenti, che le autorità garanti della concorrenza vorrebbero evitare.  Ma  il consolidamento è già in atto in Europa.  In Gran Bretagna ad esempio Vodafone e Hutchison (ossia i cinesi che possiedono anche Wind-Tre) hanno unito le forze in una nuova società chiamata VodafoneThree mentre in Francia l’operatore di Altice, Sfr, potrebbe essere spartito tra la stessa Iliad (che proprio per questo vorrebbe trovare una sistemazione per l’Italia) Orange e Bouygues. 

Il titolo Tim comunque  è salito grazie alle indiscrezioni e infatti si è portato sui massimi oltrepassando la soglia di 0,50 euro per azione. I conti del terzo trimestre, che saranno resi noti il 5 novembre, sono visti stabili dal consensus degli analisti. I ricavi del periodo luglio settembre dovrebbero arrivare a 3,4 miliardi di euro ossia +2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con Ebitda, margine lordo, in aumento del 4,8% a 1,13 miliardi e Iieve discesa del debito a 7,52 miliardi.  Per il tutto il 2025 gli analisti vedono per Tim ricavi in leggero calo a 13,69 miliardi con il debito previsto in calo fino a 7 miliardi. 

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