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Ghiglia: lasciato solo contro la Bestia di Ranucci
Agostino Ghiglia, membro del Garante per la Privacy, ha inviato alla redazione di Report una diffida alla messa in onda nella puntata di questa sera su Rai3 del servizio, anticipato in parte sui social del programma, relativo al suo coinvolgimento nella procedura che ha portato alla multa per la diffusione dell’audio della telefonata con l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e sua moglie. Ghiglia contesta che ci sia stata una acquisizione illecita di dati personali attraverso la violazione della corrispondenza privata, ne chiede la cancellazione dai social e la non diffusione in tv.
La puntata di domenica sera di ‘Report’ (Rai3) va regolarmente in onda. Nessun cambio di programma e di servizi dunque, nonostante la diffida arrivata a ‘Report’ nella quale Agostino Ghiglia – componente del Garante della privacy – lamentava, alla luce delle anticipazioni della puntata pubblicate sui social da ‘Report’, una presunta acquisizione illecita di alcuni dati personali.
“Non c’è stato nessun materiale trafugato o intrusioni informatiche”. Così il conduttore di Report Sigfrido Ranucci commenta l’invio della diffida alla messa in onda della puntata di questa sera da parte di Agostino Ghiglia, membro del Garante per la Privacy. “Quello che tenta di fare Ghiglia è mettere un bavaglio – prosegue -. È gravissimo, si tratta di interruzione di servizio pubblico”.
Ghiglia: lasciato solo contro la Bestia di Ranucci – “A Report si ritengono intoccabili, ma noi non li abbiamo ritenuti tali non ravvedendo l’indispensabile urgenza che quella telefonata intima venisse rivelata al pubblico. Cos’è stata lesa maestà? Puoi sanzionare qualsiasi cittadino, ma non loro che ritengono di essere gli unici depositari della verità?”. Lo afferma in un’intervista a La Stampa, Agostino Ghiglia, componente del Collegio del Garante per la Privacy in quota FdI. “Sono sugli scudi – aggiunge -, ma sto bene. Sono sereno, tranquillo, depositario della verità contro le illazioni e le ricostruzioni oniriche e bersaglio di una sanzione tribunizia. Sono da solo contro ‘la Bestia’ di Ranucci che cito richiamando ‘la Bestia’ di Salvini”. Ghliglia nell’intervista racconta di aver incontrato Arianna Meloni. “L’ho incrociata per caso e non intendo negare – va avanti l’esponente di FdI -, d’altronde le porte del Secolo d’Italia e di Fdi si guardano. Abbiamo parlato dei bambini, ci conosciamo da 30 anni. Ero andato da Italo Bocchino per il mio libro. Mi sono intrattenuto con lei due o tre minuti”. “Non ho più alcun tipo di rapporto con Fratelli d’Italia – afferma ancora -. L’incarico nel collegio del garante mi vincola a una forte indipendenza”. Quanto al messaggio ricevuto da Sangiuliano, Ghiglia risponde: “Da parte di Sangiuliano forse non c’è stata la freddezza necessaria. Perché ancorché tuo amico – che non ti ha favorito in nulla – comunque rappresento un’istituzione. Poteva evitare il messaggino, per quanto garbato, come potevo evitare io di rispondere. Ma nulla di più. Semmai la cosa grave è che sono stato pedinato come una maldestra pantera rosa e questo è gravissimo. E poi come facevano a sapere da due giorni della sanzione?” conclude.
INSORGE L’OPPOSIZIONE
Ruotolo (Pd): Report vada in onda, Garante deve essere terzo – “Ci provano in tutti i modi a bloccare Report. Mi auguro che vada in onda su Rai Tre, stasera, come previsto e che il tentativo di bloccare la messa in onda sia vano. Come possiamo fidarci di un’Autorità di garanzia dopo le anticipazioni della puntata di Report? No, non possiamo fidarci”. Così in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare. “Ogni sentenza, ogni provvedimento dell’Autorità per la Privacy sarà da oggi segnato da un’ombra: non sapremo più se le decisioni sono state prese nel pieno della trasparenza e dell’indipendenza, o dopo essersi consultati con il partito di riferimento — in questo caso Fratelli d’Italia, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, aggiunge Ruotolo, affermando che “lo scandalo che coinvolge Agostino Ghiglia, ex esponente di Alleanza Nazionale nominato proprio dal governo Meloni, è uno spartiacque”. “La sanzione inflitta a Report, il programma che ha documentato abusi di potere e opacità del potere politico, è diventata oggi il simbolo di un conflitto d’interessi intollerabile. E oggi lo stesso Ghiglia – continua l’esponente del Pd – tenta addirittura di diffidare Report dalla messa in onda della puntata, nel tentativo di fermare l’informazione e di mettere un bavaglio al servizio pubblico. Come ha denunciato Sigfrido Ranucci, ‘quello che tenta di fare Ghiglia è mettere un bavaglio’. È gravissimo, si tratta di interruzione di servizio pubblico. Un’Autorità di garanzia deve essere terza, indipendente, credibile. Qui non c’è più nulla di tutto questo. Chi è coinvolto deve trarre le conseguenze: le dimissioni sono l’unica via per restituire un minimo di fiducia nelle istituzioni e nella democrazia”.
Rai, Bevilacqua (M5s): tentativo censura Ghiglia su Report gravissimo – “Il tentativo di Agostino Ghiglia, componente dell’Autorità Garante per la Privacy, di bloccare la messa in onda della puntata odierna di Report è gravissimo. Una circostanza che dovrebbe indurlo alle immediate dimissioni da un ruolo che evidentemente ricopre non come soggetto indipendente ma come braccio armato di Fdi. Siamo al delirio di onnipotenza: questi soggetti vogliono sostituirsi finanche all’Ordine dei giornalisti, che sul punto si è espresso in maniera inequivocabile, ma soprattutto ostacolare il sacrosanto diritto dei cittadini ad essere correttamente informati. Davanti a ciò viene da chiedersi se Arianna Meloni, capo della segreteria di FdI e sorella della presidente del Consiglio, non abbia nulla da dire. Il suo silenzio conferma che la solidarietà a Sigfrido Ranucci e la difesa del giornalismo d’inchiesta e dell’informazione libera erano solo di facciata”. Lo afferma in una nota la senatrice del M5s Dolores Bevilacqua, componente della commissione di Vigilanza Rai.
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