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                <em>Dall’Ufficio stampa Progetto CLAPS e Ufficio stampa PNAT</em>

In occasione del Festival della Scienza di Genova, prende vita una mostra multimediale dedicata al Santuario Pelagos, Santuario Transfrontaliero individuato grazie a un Accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco per la salvaguardia della biodiversità marina.

L’esposizione, nata nell’ambito del progetto CLAPS (CLimate Adaptation Pelagos Sanctuary), offre al pubblico un’esperienza immersiva tra immagini, video e suoni, per scoprire la straordinaria biodiversità del Santuario e promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della sua tutela nell’era dei cambiamenti climatici.

Un patrimonio naturale da conoscere e proteggere

Nel Santuario Pelagos vivono regolarmente otto diverse specie di cetacei, tra cui balenottere comuni, capodogli, stenelle e tursiopi. Questo tratto di mare, pur essendo una delle aree più ricche di vita del Mediterraneo, è oggi sottoposto a pressioni crescenti dovute alle attività antropiche: cambiamenti climatici, inquinamento, disturbo acustico e catture accidentali rappresentano alcune delle principali minacce per i mammiferi marini e gli ecosistemi che li ospitano.

Attraverso la mostra, visitatori e visitatrici potranno immergersi virtualmente nel cuore del Santuario, scoprendo le ricerche in corso e le azioni di tutela che mirano a favorire una convivenza più armoniosa tra esseri umani e fauna marina.

Il progetto CLAPS e la rete delle aree marine protette

La mostra è parte integrante del progetto CLAPS (CLimate Adaptation Pelagos Sanctuary), realizzato con il supporto della Pelagos Initiative e con il coinvolgimento delle aree marine protette italiane situate all’interno del Santuario Pelagos.

Il progetto comprende tre aree marine protette nazionali liguri — Portofino (capofila del progetto), Isola di Bergeggi e Cinque Terre — e un’area di tutela marina regionale, Capo Mortola, affiancate dalle aree toscane e sarde: AMP Secche della Meloria, Parco Nazionale Arcipelago Toscano (PNAT), Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, AMP Capo Testa – Punta Falcone e Parco Nazionale dell’Asinara.

A questi si aggiungono i partner scientifici Università degli Studi di Pavia, Nauta Scientific e l’Associazione Menkab: il respiro del mare.

«Il progetto CLAPS rappresenta il primo passo concreto nel conferire alle aree marine protette degli strumenti per adattarsi ai cambiamenti climatici in corso all’interno del Santuario Pelagos – spiega Valentina Cappanera, referente del progetto per AMP Portofino –. Attraverso la ricerca scientifica e la divulgazione, vogliamo sensibilizzare il pubblico su un patrimonio naturale unico, ma anche fragile, che necessita del contributo di tutti.»

Un percorso immersivo tra scienza e sensibilizzazione

L’allestimento propone un’esperienza sensoriale che unisce immagini, suoni e testimonianze dal campo. Le registrazioni e i materiali audiovisivi sono stati realizzati soprattutto grazie al contributo dell’Associazione Menkab: Il respiro del mare, impegnata da anni nello studio e nel monitoraggio dei cetacei nel Mar Ligure in collaborazione con l’AMP Isola di Bergeggi, e dell’AMP Portofino, che da anni si dedica allo studio degli effetti del cambiamento climatico.

Anche il Parco Nazionale Arcipelago Toscano (PNAT) partecipa all’iniziativa organizzata in occasione del Festival della Scienza, confermando l’impegno nell’attuazione del progetto CLAPS e nella promozione delle eccellenze ambientali che caratterizzano il Santuario internazionale per la protezione dei mammiferi marini Pelagos.

La mostra sarà visitabile all’interno del programma del Festival della Scienza di Genova dal 23 ottobre al 2 novembre presso la Biblioteca De Amicis.
L’esposizione, dal titolo “Un’immersione nel Santuario Pelagos”, rappresenta un’occasione unica per approfondire la conoscenza del Santuario Pelagos e comprendere come la tutela del mare passi anche attraverso comportamenti consapevoli e rispettosi.

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