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<em>Dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno</em>
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno, secondo le linee condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Livorno, i Carabinieri della Compagnia di Portoferraio hanno effettuato una serie di controlli stradali notturni che hanno portato al deferimento di tre persone per guida sotto l’influenza dell’alcol e, in un caso, anche di sostanze stupefacenti. Il primo episodio si è verificato poco dopo la mezzanotte a Marciana quando i militari hanno fermato un 25enne che, alla guida di un’auto, è stato sottoposto a controllo etilometrico ed è risultato positivo con un tasso alcolico di 1,39 g/l, oltre il doppio del limite consentito.
Successivamente, verso le 1.30, i Carabinieri hanno fermato a Portoferraio un 60enne della zona a bordo della sua moto che ha fatto registrare un tasso alcolico di 1,16 g/l. Infine, alle 4.50, sempre a Portoferraio, i militari hanno intercettato un 30enne elbano che alla guida della sua auto non solo presentava un tasso alcolemico di 1,47 g/l, quasi il triplo del limite consentito, ma mostrava anche sintomi compatibili con l’assunzione di stupefacenti. Accompagnato al locale ospedale per un prelievo ematico – a cui ha acconsentito – è risultato positivo all’assunzione di cocaina. In tutti e tre i casi, i Carabinieri hanno proceduto al ritiro immediato delle patenti e all’affidamento dei mezzi a persone idonee alla guida. L’Autorità Giudiziaria e quella Prefettizia sono state informate con celerità come prevede la norma dai militari della locale Aliquota Radiomobile.
Un’attività di controllo costante, quella dell’Arma dei Carabinieri sull’Isola, che non si limita al contrasto dello spaccio o dei reati predatori, ma che punta anche a garantire la sicurezza stradale, soprattutto nelle ore notturne, quando il rischio è più alto e l’attenzione spesso cala anche da parte di quelle fasce della popolazione che aderiscono ai rituali ritrovi di movida del fine settimana.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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