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Netanyahu: “Mai più attacchi a Doha”. Qatar: “Continuiamo a contribuire a stabilità regione”

“Israele non condurrà più attacchi” contro il Qatar “in futuro” come quello del 9 settembre scorso. Lo ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel colloquio telefonico che ha avuto con il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al Thani, secondo quanto riferisce la Casa Bianca in una nota. Al Thani dal canto suo “ha accolto con favore queste rassicurazioni, sottolineando la disponibilità del Qatar a continuare a contribuire in modo significativo alla sicurezza e alla stabilità della regione”.

“Il primo ministro Netanyahu ha espresso il proprio impegno in tal senso”, prosegue la nota, nella quale si riferisce anche che il premier israeliano “ha espresso il suo profondo rammarico per il raid” contro Hamas a Gaza che “ha ucciso inintenzionalmente una guardia di sicurezza qatariota”. E Netanyahu “ha espresso rammarico per il fatto che, colpendo la leadership di Hamas durante i negoziati sugli ostaggi, Israele ha violato la sovranità del Qatar”.

Da Trump “modifiche sensibili” a piano dopo incontro con Netanyahu

Il team del presidente statunitense Donald Trump – dopo l’incontro con il premier Benjamin Netanyahu e il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer – ha introdotto “cambiamenti sensibili” nella proposta di pace per Gaza, al fine di renderla più “realistica” per Israele. Lo ha riferito a Channel 12 un alto funzionario vicino al premier.

Secondo la stessa fonte, restano tuttavia seri ostacoli: “Sappiamo che Hamas non accetterà di disarmare. Non sono pronti a rilasciare gli ostaggi in un’unica fase, né a liberarli tutti senza una garanzia assoluta che la guerra sia finita. E anche in quel caso, resta il dubbio che manterranno la parola data”.

Netanyahu da Trump, discusso il piano di pace anche con al-Thani

Donald Trump, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, hanno parlato di “una proposta per porre fine alla guerra a Gaza, delle prospettive per un Medio Oriente più sicuro e della necessità di maggiore comprensione tra i due Paesi”.

Lo rende noto la Casa Bianca, dopo la conferma del colloquio telefonico a tre. Trump ha “elogiato entrambi i leader per la loro volontà di fare passi verso una maggiore cooperazione nell’interesse della pace e della sicurezza per tutti”.

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