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Il ministro Urso: “Approfondiremo estremi per l’applicazione della normativa golden power”
Primo incontro al Mimit per analizzare gli sviluppi industriali dello stabilimento altoatesino di Acciaierie Valbruna, azienda attiva nella produzione di acciai speciali e superleghe per settori strategici civili e militari, con siti produttivi a Vicenza e Bolzano in cui operano oltre 1.700 dipendenti.
Al tavolo, convocato su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, hanno preso parte i vertici dell’azienda, la Provincia autonoma di Bolzano, rappresentata dal vicepresidente Marco Galateo, la Regione Veneto, rappresentata dall’Assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione, Valeria Mantovan, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
L’incontro segue la pubblicazione, da parte della Provincia autonoma di Bolzano, del bando di gara pubblica per l’assegnazione dell’area industriale di via Volta – di proprietà dell’ente territoriale – dove ha sede lo stabilimento dell’azienda, la cui concessione trentennale è in scadenza.
Durante il confronto la Provincia ha annunciato la notifica preventiva del bando ai sensi della normativa sul golden power.
Il ministro, dal canto suo, ha sottolineato che il Mimit seguirà con la massima attenzione la vicenda, stimolando, con gli organi di Governo coinvolti, un approfondimento tecnico sulla possibilità di esercitare i poteri speciali a tutela degli interessi nazionali.
“Verificheremo, per quanto nelle nostre possibilità, che venga garantita la continuità produttiva del sito, affinché possa presidiare una filiera tecnologica strategica come quella siderurgica e, soprattutto, mantenere gli attuali livelli occupazionali“, ha dichiarato Urso.
Nel dettaglio, la vicenda ha origine nel 1995: dopo il disimpegno del gruppo Falck, la Provincia autonoma di Bolzano acquistò gli stabilimenti e li concesse in locazione trentennale a Valbruna (1995–2025), che nel frattempo ha investito oltre 450 milioni di euro. L’accordo prevedeva un’opzione di acquisto, ma non un obbligo di rimozione degli impianti né disposizioni per un eventuale subentro alla scadenza. Dal 2024 la Provincia ha avviato un dialogo con le parti coinvolte e il 12 settembre 2025 ha emanato il bando pubblico per l’assegnazione dell’area.
A conclusione dell’incontro, le strutture tecniche del Mimit hanno assunto l’impegno a riconvocare le parti nel mese di ottobre.
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