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Israele-Gaza, il viaggio di Rubio e i temi sul tavolo 

Il segretario di Stato Usa Marco Rubio è oggi in Israele dove sosterà insieme al premier israeliano Benyamin Netanyahu davanti al muro del pianto di Gerusalemme. Scopo della visita, secondo Axios, sarebbe valutare la possibilità di un’annessione israeliana di parti della Cisgiordania occupata in risposta all’annunciato riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di numerosi Paesi occidentali entro la fine del mese, all’assemblea generale dell’Onu. Il premier israeliano Netanyahu, secondo un funzionario israeliano, vuole capire nel suo incontro con Rubio se Trump sosterrebbe l’annessione nonostante il rischio di un collasso degli Accordi di Abramo già minacciato dagli Emirati. Prosegue intanto l’offensiva israeliana a Gaza City, ormai una città fantasma.

Idf: “Colpito un grattacielo a Gaza City” 

Le Idf affermano di aver colpito un grattacielo nella città di Gaza, utilizzato da Hamas. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito, Hamas avrebbe installato nell’edificio apparecchiature di sorveglianza per monitorare i movimenti delle truppe nella zona, in modo da anticipare gli attacchi. Poco prima era stato diffuso un avviso di evacuazione.

Rubio in Israele per discutere dell’annessione della Cisgiordania 

Il segretario di Stato Usa Marco Rubio dovrebbe discutere, nel suo viaggio in Israele, della possibilità di un’annessione israeliana di parti della Cisgiordania occupata in risposta all’annunciato riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di numerosi Paesi occidentali entro la fine del mese, all’assemblea generale dell’Onu. Lo riferisce Axios citando funzionari israeliani e statunitensi. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo un funzionario israeliano, vuole capire nel suo incontro con Rubio se Trump sosterrebbe l’annessione nonostante il rischio di un collasso degli Accordi di Abramo già minacciato dagli Emirati.

 La maggior parte della comunità internazionale considera la Cisgiordania un territorio occupato e riterrebbe qualsiasi annessione israeliana illegale e provocatoria. Gli Emirati Arabi Uniti hanno avvertito l’amministrazione Trump e il governo israeliano che l’annessione della Cisgiordania danneggerebbe in modo significativo il trattato di pace tra Abu Dhabi e Israele e i più ampi Accordi di Abramo, compromettendo le speranze del presidente Usa di ampliarli. Due funzionari israeliani hanno detto ad Axios che Rubio, in riunioni private, ha fatto intendere di non opporsi ad annessioni in Cisgiordania e che l’amministrazione Trump non si metterebbe di traverso. Le affermazioni israeliane hanno destato allarme all’interno dell’amministrazione Trump, soprattutto perché non esisteva una posizione chiara degli Stati Uniti sul tema e si aveva l’impressione che il governo israeliano stesse cercando di mettere all’angolo Washington, ha detto un funzionario statunitense. Negli ultimi giorni ci sono state diverse riunioni interne alla Casa Bianca e al Dipartimento di Stato per definire una linea pubblica che non lasciasse spazio a interpretazioni sulla posizione degli Usa. La principale preoccupazione espressa da funzionari della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato in questi incontri è che un’annessione israeliana di parti della Cisgiordania porterebbe al collasso degli Accordi di Abramo e macchierebbe l’eredità politica di Trump, ha detto un funzionario statunitense. Una fonte informata ha detto che gli Emirati hanno ribadito chiaramente la loro posizione al Dipartimento di Stato prima del viaggio di Rubio in Israele.

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