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Alle ore 13 di mercoledì 10 settembre si è conclusa l’allerta meteo arancione che per due giorni ha colpito Portoferraio, causando disagi diffusi e costringendo a un massiccio intervento di forze comunali, Protezione Civile e volontari. Mentre la città fa la conta dei danni, si lavora senza sosta per il ritorno alla normalità.
Secondo il sindaco Tiziano Nocentini, alcune testate nazionali hanno esagerato nei resoconti: non risultano turisti isolati all’Elba. La situazione più critica ha riguardato circa 200 persone rimaste senza accesso stradale alla frazione di Forno, ma l’isolamento pedonale è stato risolto subito con una passerella. Per gli spostamenti è attivo un servizio bus consultabile sul sito di Autolinee Toscane, mentre la Capitaneria di Porto garantisce eventuali emergenze mediche via mare.
“Devo ringraziare davvero di cuore tutti coloro che hanno condiviso con noi queste 24 ore di ansia e apprensione”, ha dichiarato Nocentini, citando volontari, Protezione Civile, Forze dell’Ordine, consiglieri comunali e dipendenti impegnati nell’emergenza. Il primo cittadino ha ribadito che la prevenzione era stata attivata sin dall’allerta gialla di martedì 9 settembre con uomini e mezzi predisposti nei punti critici.
Dal 5 agosto il Comune ha incaricato l’ingegnere idraulico Fernando Muccetti di redigere un piano di regimazione idraulica per le aree più esposte. Sono già stati reperiti i fondi e avviati i contatti con la Regione per attrezzature e rinforzi. L’ANCIM, ricordato con gratitudine dal sindaco, sottolinea la necessità di interventi strutturali di fronte alla crescente ricorrenza e gravità di questi fenomeni.
“Capisco chi ha subito danni e chi critica indignato per la quarta volta in sei mesi”, ha aggiunto Nocentini. Il sindaco ha chiesto rispetto per chi affronta l’emergenza in prima linea, ribadendo che i problemi idrogeologici della città hanno radici decennali e che l’attuale amministrazione, in carica da pochi mesi, è impegnata a trovare soluzioni definitive. “Non possiamo farcela da soli – ha concluso – qualcuno dovrà farsi carico di aiutarci, che sia la Regione o lo Stato, e dovrà farlo al più presto”.
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