Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico
<em>Da Jacopo Bononi – presidente</em>
L’estate marinese, oltre agli eventi promossi con grande successo dalla Proloco insieme con la Libreria Libri in piazza, ha presentato due appuntamenti ‘clou’ che per importanza e originalità confermano la vocazione culturale della cittadina elbana. Il Premio letterario La Tore Isola d’elba ieri sera con Antonio Scurati, vincitore del nostro riconoscimento dopo essere stato nel 2019 nostro ospite in veste di vincitore dello Strega e per l’appunto il 2 agosto scorso il Premio Strega con Andrea Bajani. La serata di ieri sera e anche quella dello scorso 2 agosto testimoniano in modo inequivocabile che fare cultura all’Elba ‘si può e si deve’. Al netto di certe retoriche del ‘chi si loda si imbroda’, devo sottolineare che entrambi gli eventi sono stati un successo. Il sostegno della sindaca Gabriella Allori non è mancato e l’amicizia con l’amico Gianlorenzo Anselmi presidente della Proloco della Marina ci hanno fornito lo spirito giusto affinchè sia stato affrontato l’impegno con serenità e sia stato ottenuto un consenso unanime in entrambi gli appuntamenti. Devo ringraziare da una parte ancora una volta Stefano Petrocchi che, con Franco Semeraro abbiamo coinvolto, sette anni fa per il ritorno del prestigioso premio sullo Scoglio ove Anna maria Rimoaldi volle portarlo anni prima, come nel caso specifico debbo ringraziare l’amico Antonio Scurati che venne nostro ospite appunto nel 2019 in veste di ‘vincitore stregato’ e per il la Tore la cara amica Roberta Bellesini Faletti che creandomi il contatto con Luca Carboni ha potuto realizzare quello che da sempre è nella nostra mente ossia intendere la Cultura come partecipazione. Nel caso di ieri sera non è stato difficile perché la sensibilità e l’innata curiosità del nostro vincitore hanno permesso di coniugare la ‘letteratura alta’ della sua arte con un’altra letteratura altrettanto ‘alta’: quella di un musicista e di un uomo di grande dimensione interiore quale è Luca Carboni. La sua musica e la sua poetica, che si esprime da sempre attraverso i testi dei suoi brani, mi si consenta, specie di quelli ‘minori’ intesi come i meno conosciuti, fa il paio con quella insoppriminibile necessità di esprimersi comunque che ha sempre il vero artista e nel caso di Luca nella pittura. Siamo quindi felici che partendo dalla sua mostra bolognese di quest’inverno abbiamo potuto valorizzare il suo lato ‘minore’ inteso anche qui come meno noto, ma altrettanto intenso e espressivo, quello dell’arte pittorica. Sia l’aspetto evidente della contaminazione culturale tra le varie arti sia la valorizzazione dei ‘lati nascosti’ di un autore sono da sempre al centro della nostra promozione culturale e molti vincitori del nostro premio hanno potuto rendere più noti aspetti meno conosciuti del loro background, basti pensare al Ministro Dario Franceschini. Allora, la partecipazione di cui vado parlando è multidirezionale, ossia si esprime attraverso la valorizzazione dell’autore, spesso outsider oppure tramite l’artista che omaggia il vincitore con una sua opera, a testimonianza della intrinseca forza culturale elbana che così viene rappresentata. Nel caso di Scurati e Carboni accostare due personalità così dirompenti per notorietà e impatto mediatico poteva sembrare un rischio, ma abbiamo lavorato confidando nella sensibilità e nella perspicacia di entrambi, nel primo caso sperimentata personalmente e nel secondo raccontata da molti, in primis Roberta, ma se vogliamo anticipata dai versi di alcuni suoi testi musicali, dietro ai quali non poteva che esserci l’uomo di valore che poi abbiamo conosciuto. Per tutte queste ragioni insisto nel credere che l’Elba possa essere una bandiera di sé stessa, in termini di promozione culturale, laddove intediamo una promozione che non sia effimera e legata al momento estivo, quanto piuttosto il ‘costruire insieme’ un percorso intenso e dialettico tra istituzioni e privati, tutti proiettati verso un futuro scevro da inutili conflitti o campanilismi, seppurer nel rispetto delle diversità di ciascuno che non dividono bensì arricchiscono il ‘paniere Elba’. Quindi mi sovviene lo spirito di mio nonno Luigi Catta, noto imprenditore della prima ora all’Elba, mai ricordato abbastanza per il suo valore anche in termini storici per tutta l’ imprenditoria elbana, il quale decidendo di chiamare l’hotel che aveva ideato e costruito per i figli andò dal suo dirimpettaio al porto della Marina per comunicargli che la struttura si sarebbe chiamata Gabbiano Azzurro, in onore al suo romanzo di successo omonimo del 1967. Allora egli, ossia Raffaello Brignetti, commosso dedicò una copia del suo libro all’hotel, dedica che conserviamo riprodotta al fianco di un grande doppio trittico pittorico in hotel, raffigurante quelle spiagge della Fenicia e della Fenicetta così vicine alla Torre Medicea che dà il nome al nostro premio e dalla quale Brignetti essendo la sua residenza osservava il mare protagonista principe delle sue opere. Mi si perdoni questa divagazione intima e personale, ma se non impariamo nella vita a riconoscere le ragioni storiche, ambientali e genetiche delle nostre scelte, se non sappiamo capire i misteriosi percorsi della nostra Anima che ci portano a fare ciò che facciamo, che senso ha farlo? Allora evviva tutto ciò che porta a unire diverse espressioni culturali, differenti ‘mondi’ che magari, come nel caso di ieri sera, si incontrano e si amano, evviva la cultura come unione di sensibilità diverse, ideologie diverse, esperienze diverse quando il risultato è quella energia che abbiamo visto la sorsa sera sul palco. Promuovono i premi La Tore e Strega all’Elba Franco e Lucia Semeraro con l’Hotel Gabbiano Azzurro. Abbiamo una collaborazione con le amiche Brenda e Claudia, rispettivamente per la libreria Libri in Piazza e per la Libreria Rigola, e rispettivamente per lo Strega e il LaTore. Si ricorda la partecipazione attiva dell’Amministrazione Marinese, con in primis la sindaca Gabriella Allori e l’assessore alla cultura Santina Berti. Non manca mai la Proloco marinese, da sempre attiva e prolifica di iniziative e l’Acqua dell’Elba che grazie all’amicizia e alla sensibilità dell’amico arch. Fabio Murzi non fa mancare il suo appoggio acquistando l’opera del Premio La Tore. Hanno condotto le due serate il prof. Angelo Filippo Rampini, docente tra l’altro a Brescia alla Facoltà di Economia e Commercio di Matematica Finanziaria Attuariale, ma anche consulente, esperto di arte e collezionista e la prof.ssa Alessandra Fagioli, scrittrice e critica letteraria di grande prestigio dell’Università di Roma, entrambi cari amici di lunga data. Ringrazio il Comitato d’Onore del premio, tra i cui membri menziono Massimo Gramellini, Giordano Bruno Guerri e Pietrangelo Buttafuoco tra gli altri e nello specifico di ieri sera, in quanto presente, alla serata sul palco l’amico dott. Alfredo Giordano, dottore in filosofia ma anche imprenditore nel settore farmaceutico, infine gli amici artisti Walter Puppo e Francesca Groppelli. Infine ringrazio col cuore di figlio i miei genitori, ricordando il mio babbo prof. Eugenio Bononi che chi ha conosciuto, ha amato: si dice che a loro dobbiamo ciò che siamo, nel riconoscermi meno di loro posso quantificare la loro grandezza. E poi, last but not least, mio zio Loris Jacopo Bononi, poeta e scrittore nonché scienziato e dirigente, a proposito di commistione ed eclettismo culturale: perché ciò che si riceve effettivamente nella propria formazione supera sempre ciò che sembra ti sia stato dato.
Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico
Questo articolo è stato pubblicato in origine su questo sito internet