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Raccolta patrimoniale, a luglio boom di afflussi netti
I cinque gestori patrimoniali quotati in Italia (Anima, Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum e Fineco) hanno registrato a luglio afflussi netti combinati di 6,12 miliardi di euro (7,13 miliardi di dollari) quasi il doppio della cifra mensile dell’anno precedente di 3,37 miliardi di euro, dopo il rallentamento a giugno.
Gli afflussi netti verso gli asset gestiti più redditizi sono aumentati del 51% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, raggiungendo un totale di 4,36 miliardi di euro, secondo Reuters.
Da tempo il settore della gestione dei fondi è sotto pressione per proteggere i margini, alle prese con la crescente spesa tecnologica e la concorrenza dei prodotti passivi e di altre forme di investimento più economiche e preferite dalla clientela più giovane che opera molto online con altri strumenti di investimento. Nonostante le sfide, il calo dei tassi di interesse ha spinto le banche verso la gestione dei risparmi dei clienti per sostenere i ricavi.
Nel presentare gli utili del secondo trimestre, l’amministratore delegato di Fineco, Alessandro Foti, ha detto di aspettarsi che l’attuale ondata di fusioni e acquisizioni nel settore bancario italiano riduca la pressione verso un modello di business più efficiente e trasparente nella gestione del risparmio, a causa della ridotta concorrenza.
Mediobanca il 21 agosto ha convocato l’Assemblea degli Azionisti per votare l’acquisizione, l’offerta è pari a 7 miliardi di euro, di Banca Generali con Generali, azionista di controllo che si è detto aperto alla discussione del progetto. Con questa operazione, che creerebbe il secondo gestore patrimoniale più grande d’Italia, Mediobanca sta cercando di respingere l’offerta di acquisizione (ritenuta ostile) da parte di Mps (Monte dei Paschi di Siena).
Del resto, mentre combatteva contro l’offerta ostile (chiusa senza esito) fatta da Unicredit, Banco Bpm ad aprile ha acquisito ad aprile il gestore patrimoniale Anima Holding. E la scorsa settimana ha reso noto i suoi buoni risultati trimestrali che includono anche il gestore dei fondi.
Anima ha infatti registrato un aumento degli utili del primo semestre. Bene anche Azimut e Banca Mediolanum che a luglio hanno alzato i loro obiettivi di afflussi netto per l’intero anno, sulla scia del forte slancio degli utili.
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