Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico

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                Chi ha avuto il piacere di assistere alla proiezione del film Big Fish, probabilmente avrà una chiave di lettura, a fine di questo articolo, differente da chi, ahimè, non l’ha guardato.<br />Per certi versi la storia che racconterò troverà degli anelli di congiunzione con il lungometraggio, primo fra tutti la presenza di un pesce, strano, forse anche sbagliato nel luogo di esistenza, ma ciò rende il tutto quasi mistico.

L’Elba è in mezzo mare, come si dice, e in mare ci sono i pesci e fino qui tutto torna, ma molti elbani non sono a conoscenza del (forse) unico esemplare di pesce d’acqua dolce presente sull’isola. Vivo e vegeto e completamente allo stato selvaggio.
Non si trova ne al laghetto di Terranera tanto meno al laghetto rosso di Rio. Quindi? Altri bacini d’acqua non esistono.
Invece no. In una zona non bene identificata, tra Rio e Porto Azzurro, esiste un angolo di terra completamente differente da tutto il resto dell’isola. Al riparo, in una folta pineta, circondata dalle parete rocciose e nascosta dai giunchi di papiro quasi come a proteggerla (e a mio avviso in meno di 200 l di acqua) da anni vive tranquillamente una carpa dorata. Si avete capito bene. Un bellissimo esemplare, dai colori sgargianti e direi anche di sana e robusta costituzione. Probabilmente molti lettori le sono passati accanto, ignari della presenza di questa creatura, completamente fuori dal suo contesto originale. Ricordo bene il mio personale stupore la prima volta che la vidi.
Com’è possibile questa cosa? Va bene il riscaldamento globale e il buco dell’ozono ma una svirgolata endemica di questa portata è da premio Darwin.
Oggi dopo tanto tempo sono andato a trovarla ed era sempre li, nella sua pozza, nel suo mondo.

La ratio umana porta ogni individuo a trarre il proprio messaggio da questa storia (completamente verificabile, la carpa esiste). C’è chi potrà dire che la carpa è un pesce fuor d’acqua, altri potrebbero pensare che l’unicità della carpa la rende superiore agli altri pesci. Personalmente essendo io foresto (quindi elbano non di nascita ma di scelta) mi piace leggere in questa vicenda la semplicità del sentirsi a casa anche fuori dal proprio luogo di nascita, di certo serve un forte spirito di adattabilità, ma quest’isola sa accoglierti, anche se non sei un pesce a km 0 e come l’acqua dolce, che bagna la carpa, incontrerà inevitabilmente l’acqua di mare, l’isola fonderà, come nelle vecchie miniere, le nostre radici a sé.

P.S.
Per i lettori cinefili la domanda è… quindi la carpa sta aspettando l’anima di un sognatore per accompagnarla in una nuova vita?

Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico

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