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Bonicelli stazionario e non in pericolo di vita

Le condizioni di Lorenzo Bonicelli sono stazionarie e non è in pericolo di vita. Dal Policlinico universitario di Essen, in Germania – dove l’azzurro era impegnato con la FederCusi nelle 32esime Universiadi Estive. L’atleta, rimasto vigile dopo l’incidente fino al momento dell’intervento chirurgico, è stato risvegliato dal coma farmacologico e ha dato segnali positivi.

Attualmente è “in terapia intensiva”, ha spiegato una portavoce dell’ospedale, aggiungendo che “la sua famiglia è con lui e i suoi compagni di squadra gli hanno fatto visita e hanno potuto salutarlo”. Il rientro della delegazione italiana è previsto, come da programma, domenica 27, avendo rinunciato a partenze anticipate proprio per stare il più possibile vicino a “Bonni”, come lo chiamano in palestra. Il ventitreenne di Lecco della Ghislanzoni Gal, allenato al Cat (Centro attività territoriale) di Seveso da Pamela Cauli e Paolo Quarto, si è infortunato nel “triplo raccolto” in uscita agli anelli, un elemento che lui esegue abitualmente, anche in allenamento.

Il presidente federale Andrea Facci, si è recato ad Essen ed è in constante contatto con i vertici della Federazione Italiana dello Sport Universitario, ha ricevuto attestati di vicinanza da parte del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, del numero uno del Coni Luciano Buonfiglio, del presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica Morinari Watanabe e di quello dell’European Gymnastics Farid Gayibov. La FGI ha già predisposto tutto il necessario per dare il massimo supporto al ragazzo e alla sua famiglia. Il presidente della commissione medica federale Andrea Ferretti, Direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport del CONI, sta organizzando l’avvicendamento con la struttura sanitaria del CUSI per continuare a seguire il decorso postoperatorio di Bonicelli, fino al rientro in Italia.

Jury Chechi, ex campione olimpico, denuncia alla Gazzetta dello Sport: “Il sistema spinge all’estremo, gli atleti rischiano perché il nuovo codice richiede uscite difficili per avere un punteggio alto”, e aggiunge: “La facevo anch’io, ma vi assicuro che era molto difficile. Il sistema non va bene: non sono d’accordo per niente con il nuovo regolamento, ma tanto non mi ascoltano. Sono fuori dal mondo federale”.

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