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Loro Piana, marchio del lusso, è stato posto in amministrazione giudiziaria per il coinvolgimento indiretto in un caso di caporalato. L’azienda si è dichiarata nella serata di ieri estranea ai fatti: “Il fornitore non ci aveva informati dell’esistenza dei subappalti”. Dopo la scoperta, il rapporto è stato interrotto in meno di 24 ore. “Condanniamo ogni pratica illegale”, si legge nella nota, ribadendo la volontà di collaborare con le autorità e l’impegno per il rispetto dei diritti umani lungo tutta la filiera.
La difesa dell’azienda: “Non sapevamo nulla, interrotti i rapporti in 24 ore”
Finisce nell’occhio del ciclone anche uno dei marchi più blasonati del lusso italiano. Loro Piana, da lunedì 14 luglio sotto amministrazione giudiziaria per un’inchiesta su caporalato nella filiera tessile, prende le distanze dalle irregolarità riscontrate.
“In data odierna abbiamo ricevuto la notifica della misura da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano”, fa sapere l’azienda in una nota ufficiale. Il riferimento è a “pratiche lavorative poste in essere da sub-fornitori non dichiarati e non autorizzati” operanti nell’ombra, agganciati a un fornitore regolare.
Secondo quanto dichiarato da Loro Piana, il fornitore coinvolto avrebbe agito “in violazione dei suoi obblighi legali e contrattuali”, omettendo ogni comunicazione “in merito all’esistenza di questi sub-fornitori” fino al 20 maggio scorso. Solo in quella data l’azienda sarebbe stata informata della “situazione” e avrebbe reagito tempestivamente: “Abbiamo interrotto ogni rapporto con il fornitore coinvolto in meno di 24 ore”.
“Condanniamo ogni pratica illegale”
Nel comunicato, l’azienda prende le distanze in modo netto: “Loro Piana condanna fermamente qualsiasi pratica illegale e ribadisce il proprio continuo impegno nella tutela dei diritti umani”. Viene inoltre rivendicato il rispetto di “tutte le normative vigenti lungo l’intera filiera produttiva”.
Loro Piana, massima collaborazione con la magistratura
Infine, la maison assicura la piena disponibilità a collaborare con le autorità: “Esprimiamo la nostra totale disponibilità a collaborare con le autorità competenti in merito alla vicenda e intendiamo fornire il massimo supporto per eventuali ulteriori indagini”.
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