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                <em>Da Fondazione Italo Bolano</em>

Oggi alle ore 18 presso la galleria dell’Open Air Museum inaugura la Mostra di Antonella Avataneo “Millimetroquadrato”.

“La scelta di queste opere – dice l’artista – è dedicata a due uomini importanti nella mia vita, nati entrambi nel 1925 e nei 100 anni dalla loro nascita dedico loro questa mostra in cui entrambi giocano un ruolo fondamentale.Il primo è mio papà Giovanni Avataneo, Medico Ricercatore, Chirurgo e Anestesista che negli anni in cui studiai anatomia al liceo artistico vedendomi particolarmente appassionata alla materia si affiancò al mio Prof. Vito Risucci, Anatomo Patologo del comune di Torino ed estese le mie conoscenze nel campo della patologia e facendomi scoprire le visioni al microscopio elettronico di cellule, tessuti muscolari e neurologici. Il secondo, Antonio Carena, il mio terzo importante Maestro e l’ultimo, quello con cui ho raggiunto il mondo dell’arte e delle gallerie”.

Antonio Carena fu il primo, nel lontano 1977, a entusiasmarsi alle opere di Antonella che erano allora assolutamente insolite e mai prima pensate, che trasformano in arte pezzi anatomici tissutali; non solo, Carena la spronò a continuare in questa ricerca insolita ma quello fu anche il giorno in cui disse ai suoi genitori che la voleva tra i suoi allievi.

“Questa ricerca – continua l’artista – nasce a seguito degli studi di anatomia che mi portarono ad espandere la mia curiosità nell’ elaborazione degli stessi in figura e nudo. Le visioni al microscopio mi affascinarono a tal punto da rendermi conto che le linee catturate nei vetrini erano le stesse meravigliose fluidità di un altro mio grande Maestro, Raffaele Ponte-Corvo la cui scuola pittorica si basava appunto su linee fluide, continue, di diversi spessori accostati; iniziai a disegnarle copiandole dal microscopio e in seguito a riempirle di colori a contrasto o sulla stessa base cromatica ma in tonalità degradanti, inizialmente piccole opere in carta e in seguito per la legge micro-macro le trasposi in tele di maggiori dimensioni che permettono di dare risalto alla sinuosità e fluidità delle linee e che sono quelle che espongo, assieme alla prima dipinta su carta per consentire al visitatore di comprendere il percorso evolutivo delle opere”.

Antonella riesce così a farci comprendere quanto vi sia un mondo meraviglioso e poco conosciuto e/o visibile all’interno di ogni cosa vivente e non. “In questo pianeta infatti, dice l’Avataneo – dalle cellule umane passai in seguito a quelle vegetali, all’acqua, ai minerali, sino a spingermi alle sostanze di profumeria come profumi e cosmetici e cosa ancora più significativa da un punto di vista artistico, compresi che l’ astratto, a volte, non sia affatto astratto ma se concettualizzato consapevolmente, si avvicini molto spesso al sogno e possa essere più reale del figurativo di maniera, anche se non ne siamo consapevoli. La domanda chiave da porsi è: « è più reale il sogno o quello che chiamiamo realtà?»

Una mostra che si preannuncia un vero “ponte” tra reale e immaginario, tra forma e materia, tra sogno e realtà, un tuffo nel microcosmo della materia, colto e ingrandito in modo artistico dalla mano della pittrice fino a farci comprendere quanto meraviglioso sia l’infinitamente piccolo.

La mostra sarà visitabile fino al 20 luglio negli orari di apertura del Museo, dal martedì al sabato ore 10,00 – 14,00 / 16,00 – 20,00 – domenica ore 10,00 – 14,00 – lunedì ore 14,00 – 20,00. Info su www.italobolano.com.

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