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Almasri, la mail che inguaia Nordio e le opposizioni in rivolta: “Si dimetta subito”
Il giorno dopo le polemiche per il respingimento del ministro dell’Interno Piantedosi in Libia, emerge un nuovo dettaglio sulla vicenda Almasri, quella relativa al torturatore di Tripoli arrestato in Italia e poi riaccompagnato in Libia con un volo di Stato. Sul caso è in corso un’inchiesta per chiarire le dinamiche e accertare eventuali responsabilità. Ma spunta adesso una mail, finita agli atti dell’inchiesta, che rischia di mettere in difficoltà il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Non sarebbe stata – in base a quanto risulta a La Repubblica – una questione tecnica e procedurale. Ma una scelta deliberata del ministero della Giustizia che, già la domenica 19 gennaio, sapeva dell’arresto del cittadino libico su mandato della Corte penale internazionale. E non ha voluto procedere.
Raccomandandosi anche – prosegue La Repubblica – che tutte le informazioni circolassero su canali riservati. “Scriviamoci su Signal” scriveva la capa di gabinetto di via Arenula in una mail all’allora capo del Dipartimento, Luigi Birritteri (poi dimissionario), con in copia altre due dirigenti del ministero. La mail è oggi agli atti del procedimento davanti al tribunale dei ministri che si dovrebbe chiudere nei prossimi giorni. Immediata la reazione delle opposizioni. “Ha mentito sul caso Almasri, ora Nordio si dimetta“.
“Contrariamente a quanto dichiarato pubblicamente, – dice Serracchiani del Pd il ministero avrebbe avuto notizia dell’arresto non il lunedì 20 gennaio, ma ben prima, già nel pomeriggio della domenica precedente e avrebbe avuto tutto il tempo di regolarizzare l’avvenuto arresto. Un ministro che, assumendo l’incarico ha giurato sulla Costituzione e che avrebbe mentito in una informativa al Parlamento, non può rimanere nel proprio ruolo un secondo di più”.
Durissimo anche il commento di Nicola Fratoianni (Avs): “Noi lo avevamo detto subito che il governo Meloni nella vergognosa liberazione del torturatore libico Almasri aveva cercato in tutti i modi di imbrogliare le carte facendo il gioco delle tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano. Cosa aspetta Meloni a farlo dimettere?”. “Sulla vicenda Almasri – dice Renzi (Iv) ormai è tutto chiaro: Giorgia Meloni ha mentito nel video da Palazzo Chigi, Carlo Nordio ha mentito al Parlamento. Non mi interessa la vicenda giudiziaria o l’avviso di garanzia: mi preoccupa un Governo che mente all’opinione pubblica e alle Camere“.
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