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Palazzina esplosa a Torino, il piano di Zippo per distruggere la ex
È stato arrestato con l’accusa di aver provocato l’esplosione della palazzina di via Nizza, a Torino, avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 giugno scorso. Giovanni Zippo, 40 anni, residente in città e impiegato come guardia giurata, è ora ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale CTO, dopo essere rimasto gravemente ferito nel disastro che ha causato un morto, cinque feriti e l’evacuazione di 45 persone.
Le indagini, inizialmente concentrate sul salvataggio delle vittime e sulla messa in sicurezza dell’edificio, si sono progressivamente orientate verso la pista dolosa. Decisive sono state le testimonianze raccolte e le immagini di alcune telecamere della zona, che hanno documentato l’ingresso notturno dell’uomo nel palazzo, con un sacchetto in mano. Un comportamento già segnalato nei giorni precedenti all’esplosione, lasciando intendere che Zippo si fosse recato più volte sul luogo con un preciso piano in mente.
All’interno dell’appartamento vuoto da cui è partito lo scoppio, i vigili del fuoco hanno rinvenuto un innesco rudimentale ma efficace, capace di provocare un’esplosione devastante. Le autorità non hanno dubbi: si è trattato di un gesto deliberato.
Secondo quanto emerge dagli accertamenti, il movente sarebbe una vendetta personale contro una donna che viveva nello stabile, con la quale Zippo aveva avuto in passato una relazione sentimentale. La donna, però, al momento dell’esplosione non si trovava in casa. A farne le spese è stato invece Jacopo Peretti, 33 anni, morto sotto le macerie. Oggi, nella sua città natale, Mazzé, nel Torinese, si tiene una messa in sua memoria, mentre si attende il via libera della Procura per i funerali.
Tra i feriti si contano una bambina di 6 anni, una ragazza di 19, un giovane di 24, una donna di 45 anni e un ragazzino di 12, tutti residenti nel palazzo. Alcuni di loro abitavano sullo stesso piano dell’appartamento da cui è partito lo scoppio. Le loro condizioni, pur serie, non sarebbero al momento considerate critiche.
Zippo è stato arrestato ieri in ospedale su ordine di custodia cautelare, notificato mentre era ancora in stato di degenza. A difenderlo è l’avvocato Basilio Foti, che per ora si limita a dichiarare che “verranno chiarite le responsabilità nel momento opportuno”.
Resta intanto lo sgomento tra i residenti di via Nizza, colpiti non solo da un’esplosione fisica, ma anche da un atto che, stando alle indagini, si sarebbe originato da una spirale di rancore personale sfociata in tragedia collettiva.
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