Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico

image

                <em>Da Legambiente Arcipelago Toscano</em>

Nella notte del primo luglio, una grossa tartaruga marina Caretta caretta è uscita dal mare illuminato delle Ghiaie, la spiaggia urbana di Portoferraio, ha risalito faticosamente tra i ciottoli, e poi, visto l’impossibilità di nidificare nei sassi bianchi, che la leggenda vuole punteggiati dal nero bluastro del sudore degli Argonauti, è ritornata in mare.

In realtà, la tenacissima mamma tartaruga ha fatto due tentativi alle Ghiaie tra le 21 e le 22,000 e poi verso le 23,00 è ricomparsa nella vicina spiaggia della Padulella. Probabilmente si tratta della stessa tartaruga marina che nel pomeriggio era stata avvistata sott’acqua a circa 100 metri al largo della spiaggia dei Prunini,

Potrebbe essersi trattato di uscite esplorative alla ricerca della spiaggia giusta da parte di una delle tartarughe marine che in questi giorni vengono segnalate ai e dai tartawatcher di Legambiente di fronte alle coste elbane e di Pianosa e che hanno tentato di nidificare senza successo a Cavo e a Sant’Andrea, ma la tartaruga delle Ghiaie si è trovata davvero in una situazione che esemplifica del perché l’Elba non è più un’isola per tartarughe.

Nonostante le Ghiaie facciano parte dell’unica area di tutela biologica marina dell’Isola d’Elba, il mare è illuminato a giorno e il Comune vorrebbe addirittura far realizzare una ruota panoramica proprio di fronte alla zona dove è approdata la tartaruga e sbarcarono gli argonauti, creando ulteriore inquinamento luminoso e rumore. Inoltre anche questa volta non sono mancate le persone che si sono avvicinate troppo alla tartaruga, magari per scattare una foto con il flash. Per questo Legambiente Arcipelago Toscano tiene a ringraziare chi, come Claudia Corsi e i suoi bimbi, ha chiamato subito l’associazione e ha cercato disperatamente di tenere la gente a distanza dalla tartaruga marina.

Per evitare che questi pacifici e antichissimi rettili vengano disturbati mentre cercano di depositare le loro preziose uova, cercando di sfuggire al riscaldamento globale che sta arroventando mare e spiagge a livelli mai visti, Legambiente ricorda a tutte e tutti le norme di comportamento da tenere se si trova una tartaruga marina sulla spiaggia:

1 – Chiamare subito la Capitaneria di porto (1530) e Legambiente Arcipelago Toscano (3407113722).

2 – Tenersi ad almeno 10 metri di distanza dalla tartaruga marina, meglio se ci si accuccia o ci si distende sulla spiaggia. Non togliere eventuali ostacoli di fronte alla tartaruga marina, si rischia di spaventarla.

3 – Allontanare i cani dall’area della spiaggia dove è in corso la nidificazione, non avvicinarsi alla tartaruga marina con il cane, nemmeno al guinzaglio

4 – Non usare assolutamente torce e luci dei telefoni cellulari, niente foto con il flash

5 – Mantenere il silenzio assoluto, soprattutto nel periodo esplorativo e di scavo del nido la tartaruga, si tratta di un animale selvatico, fuori dal suo ambiente naturale, in grande stato di allerta e che si spaventa con poco.

6 – Si può fare una foto solo quando la tartaruga rientra in mare dopo aver depositato le uova e ricoperto il nido, possibilmente non in posizione frontale rispetto alla tartaruga.

Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico

Questo articolo è stato pubblicato in origine su questo sito internet