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La 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans ha regalato al mondo una di quelle storie che solo il motorsport sa raccontare: epica, sudata, combattuta fino all’ultimo minuto.

A vincerla non è stata una delle blasonate squadre ufficiali, bensì la Ferrari 499P gialla numero 83 del team AF Corse. Una vettura clienti, un equipaggio coraggioso, una sfida vinta contro ogni pronostico. Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson hanno portato a casa un successo che mancava da vent’anni a un team privato. L’ultima volta accadde nel 2005, con Champion Racing. Ma mai con una Ferrari, mai così.

La tripletta Ferrari nella classifica finale (prima, terza e quarta posizione) restituisce al Cavallino la gloria delle stagioni leggendarie, proprio nel sessantesimo anniversario dello storico tris di Maranello del 1965. Una combinazione quasi mistica tra destino e talento, in cui ogni passaggio, ogni sosta e ogni sorpasso hanno scritto una sinfonia perfetta di resistenza e determinazione.

AF Corse oltre ogni aspettativa: l’impresa della #83

Fin dal mercoledì, la 499P numero 83 ha lasciato intendere che qualcosa di speciale poteva accadere. Velocissima in qualifica, solida nel passo gara, ma soprattutto precisa nei momenti decisivi. Una costante pressione psicologica tenuta alle spalle con maturità da squadra navigata. Per tutto il sabato e la domenica la lotta è stata serrata, soprattutto con Porsche Penske Motorsport e le Ferrari ufficiali, ma la #83 ha avuto il grande merito di restare sempre fuori dai guai.

Kubica, al termine, ha alzato le braccia al cielo: è il primo pilota polacco nella storia a vincere Le Mans. Il cinese Ye ha scritto il suo nome nella leggenda diventando il primo asiatico a salire sul gradino più alto del podio, mentre Hanson, giovane ma già maturo, ha completato una line-up che ha mostrato forza mentale e coesione da grande squadra. Con questo successo, la Gran Bretagna diventa la nazione con più vittorie assolute a Le Mans, ben 46.

Il brivido Porsche e il riscatto Ferrari ufficiale

La #6 Porsche 963 è stata l’unica a mantenere viva la corsa fino in fondo. Il team di Stoccarda ha giocato tutte le sue carte con un Matt Campbell formidabile negli stint finali. Alla bandiera a scacchi, il distacco è stato di soli 14 secondi. Una distanza minima dopo 387 giri e oltre 5.300 miglia percorse. Dietro, la #51 Ferrari, vincitrice nel 2023, ha vissuto una gara rocambolesca: un testacoda in pit lane e problemi tecnici risolti solo grazie alla guida aggressiva di Giovinazzi negli ultimi 45 minuti. Il terzo posto è stato difeso per un soffio dalla sorella #50.

Cadillac, dopo una pole spettacolare il giovedì con la #12 Hertz Team JOTA, non è riuscita a concretizzare. Complice la difficoltà nel portare in temperatura le gomme con il freddo notturno, il team si è dovuto accontentare di un quinto posto, pur sempre degno di nota.

Toyota, vincitrice nel 2022, ha accarezzato il sogno del podio con la #8 solo fino all’alba della domenica. Poi un dado ruota rotto e una foratura hanno richiesto 17 minuti di intervento ai box, facendo scivolare il prototipo nipponico in sedicesima posizione. Un epilogo amaro, che fa riflettere su quanto oggi ogni dettaglio conti, anche in un’arena così dura come Le Mans.

LMP2: Inter Europol di nuovo sul tetto del mondo

La classe LMP2 ha vissuto una lunga battaglia tra il team polacco Inter Europol Competition e VDS Panis Racing. La #43 ha trovato continuità dopo il ritiro anticipato della #29 di TDS Racing, ma non è stato un cammino semplice. Yelloly, Dillmann e Smiechowski hanno dovuto sudarsi ogni secondo di vantaggio, specie dopo una penalità per eccesso di velocità in pit-lane a mezz’ora dal termine. Il recupero del pilota britannico è stato magistrale: sorpasso decisivo a 15 minuti dalla fine e seconda vittoria consecutiva per la scuderia polacca.

Dietro, il #28 IDEC Sport ha visto sfumare il podio per un dado rotto che ha mandato l’auto nella ghiaia. Iron Lynx, con la #9, ha tenuto duro fino alla domenica pomeriggio, ma ha dovuto cedere il passo al team AO by TF con la #199 “Spike”, che ha chiuso terza assoluta in LMP2 e vincitrice della categoria Pro/AM.

LMGT3: Porsche imprendibile, Ferrari seconda

La nuova categoria LMGT3 ha esordito con uno spettacolo di qualità. La Porsche #92 Manthey 1ST Phorm è stata perfetta dall’inizio alla fine. Ryan Hardwick, Riccardo Pera e Richard Lietz hanno dettato il passo, senza mai cedere la leadership. Una supremazia tecnica e tattica che ha trasformato la gara in una cavalcata trionfale.

Buona la prestazione della Ferrari #21 Vista AF Corse, solida e regolare fino al secondo posto, che conferma la competitività del progetto 296 LMGT3. Sul terzo gradino del podio è salita la Corvette #81 TF Sport, abile a tenere dietro l’Aston Martin #27 di Heart of Racing in un lungo duello giocato sul filo della resistenza.

Menzione finale per la Lexus #87 di Akoddis ASP, tra le favorite della vigilia e autrice di un’ottima qualifica. Il quinto posto finale lascia un po’ di amaro in bocca, ma conferma il potenziale della vettura nipponica nel WEC 2025.

Una vittoria che riscrive gli equilibri

La vittoria di AF Corse a Le Mans 2025 non è solo un successo sportivo. È un messaggio chiaro: anche i team clienti, con visione, risorse e coraggio, possono primeggiare tra i giganti. In un panorama sempre più affollato e competitivo, dove costruttori e costi tendono a dominare, questa impresa restituisce centralità allo spirito dell’endurance: la capacità di fare la differenza sull’arco delle 24 ore. E mentre Ferrari celebra una tripletta che profuma di storia, l’eco della #83 gialla continuerà a risuonare a lungo.

2025 24 Hours of Le Mans Top 5 overall:

1. #83 Ferrari 499P – AF Corse – Robert Kubica / Yifei Ye / Philip Hanson – 387 Laps

2. #6 Porsche 963 – Porsche Penske Motorsport – Kévin Estre / Laurens Vanthoor / Matt Campbell +14.084

3. #51 Ferrari 499P – Ferrari-AF Corse – Alessandro Pier Guidi / James Calado / Antonio Giovinazzi +28.487

4. #50 Ferrari 499P – Ferrari-AF Corse – Antonio Fuoco / Nicklas Nielsen / Miguel Molina +29.666

5. #12 Cadillac V-Series.R – Cadillac Hertz Team JOTA – Will Stevens / Norman Nato / Alex Lynn +2:18.639

Leaders in the other categories:

  • LMP2: #43 Oreca 07-Gibson #43 Inter Europol Competition – Jakub Smiechowski / Tom Dillmann / Nick Yelloly
  • LMGT3: #92 Porsche 911 GT3 R LMGT3 of Manthey 1ST Phorm – Ryan Hardwick / Riccardo Pera / Richard Lietz

Retirements

  • #28 Oreca 07-Gibson – IDEC Sport – Paul Lafargue / Job Van Uitert / Sebastian Alvarez
  • #78 – Lexus RC F LMGT3 – Akkodis ASP Team – Arnold Robin / Jack Hawksworth / Finn Gehrsitz – Accident
  • #311 Cadillac V-Series.R – Cadillac Whelen – Jack Aitken / Felipe Drugovich / Frederik Vesti – Mechanical
  • #18 Oreca 07-Gibson – IDEC Sport – Jamie Chadwick / Mathys Jaubert / André Lotterer – Lost a wheel
  • #54 Ferrari 296 LMGT3 – Vista AF Corse – Thomas Flohr / Francesco Castellacci / Davide Rigon – Mechanical
  • #101 Cadillac V-Series.R – Cadillac WTR – Ricky Taylor / Jordan Taylor / Filipe Albuquerque – Engine
  • #24 ORECA 07-Gibson of Nielsen Racing – Naveen Rao / Cem Bolukbasi / Colin Braun (LMP2 Pro/Am) – Incident
  • #46 BMW M4 LMGT3 of Team WRT – Ahmad Al Harthy / Valentino Rossi / Kelvin van der Linde – Mechanical Problem
  • #60 Mercedes-AMG LMGT3 of Iron Lynx – Andrew Gilbert / Fran Rueda / Lorcan Hanafin – 22:24 – Engine Breakdown
  • #95 McLaren 720S LMGT3 Evo of United Autosports – Darren Leung / Sean Gelael / Marino Sato – 22:23 – Powertrain Failure
  • #88 Ford Mustang LMGT3 of Proton Competition – Stefano Gattuso / Giammarco Levorato / Dennis Olsen – 19:53 – Incident and Loss of a Wheel Nut

Fastest Lap

#38 Sébastien Bourdais, Cadillac V Series – Cadillac Hertz Team JOTA. 03:26.063 (Lap 310)

Scheda tecnica – Ferrari 499P #83 AF Corse

Motore: V6 biturbo 3.0 litri + motore elettrico anteriore
Potenza complessiva: 680 CV
Trasmissione: trazione integrale, cambio sequenziale 7 marce
Telaio: monoscocca in fibra di carbonio
Peso minimo: 1.030 kg (regolamento LMH)
Piloti: Robert Kubica (Polonia), Yifei Ye (Cina), Philip Hanson (UK)

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