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Terre rare, accordo Usa-Ucraina e incognita Putin
Donald Trump aveva dato un ultimatum a Volodymyr Zelensky sulle terre rare: o firmi entro stasera o salta tutto. In extremis il presidente dell’Ucraina ha accettato e le parti hanno così trovato un accordo sull’accesso alle risorse naturali dell’Ucraina, una mossa con cui Kiev ha cercato di consolidare il sostegno del presidente Donald Trump ai colloqui di cessate il fuoco con la Russia. Lo scrive l’agenzia Bloomberg. L’accordo garantirà agli Stati Uniti un accesso privilegiato a nuovi progetti di investimento per sviluppare le risorse naturali dell’Ucraina, tra cui alluminio, grafite, petrolio e gas naturale. Questo è quindi il parziale “rimborso” preteso da Trump per le tante spese militari fatte dagli Usa per aiutare Kiev nella guerra contro la Russia.
Secondo una bozza del documento, visionata da Bloomberg News, gli Stati Uniti hanno concordato che solo la futura assistenza militare che potrebbero fornire all’Ucraina sarebbe conteggiata ai fini del loro contributo al fondo. Il Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal ha affermato che Washington ha abbandonato la sua insistenza sul fatto che l’accordo preveda il rimborso di miliardi di dollari di aiuti già erogati dall’inizio dell’invasione russa. Secondo la bozza del documento visionata da Bloomberg News, l’accordo “rafforza il partenariato strategico tra le parti per la ricostruzione e la modernizzazione a lungo termine dell’Ucraina, in risposta alla distruzione su larga scala causata dall’invasione su vasta scala della Russia”.
Washington riconoscerà anche l’intenzione di Kiev di evitare qualsiasi conflitto con i suoi piani di adesione all’Unione Europea. Ma qualcosa non torna sull’effettivo vantaggio per l’Ucraina di siglare questo accordo senza aver prima raggiunto un’intesa con la Russia sul cessate il fuoco. Il rischio effetto boomerang è alto.
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