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Dietro il profilo robusto e inconfondibile del Defender batte un cuore che da sempre pulsa per il bene comune.
Un cuore che, nel 2025, si mette al servizio di un progetto internazionale senza precedenti: i Defender Awards. Più di un’iniziativa, una missione. Più di un premio, un impegno concreto a supportare chi ogni giorno protegge, cura, preserva. Persone, habitat, mari e comunità. Con un milione di sterline sul piatto e sette veicoli Defender messi a disposizione, il marchio britannico fa un passo in più verso il suo purpose: essere al fianco di chi abbraccia l’impossibile.
Il progetto coinvolge direttamente anche l’Italia, accanto a Regno Unito, Francia, Germania, Australia, Giappone e Sudafrica. Ogni Paese vedrà premiato almeno un vincitore, tra coloro che operano sul territorio in quattro categorie ben precise: difesa della fauna, delle persone, delle terre e dei mari.
Un’iniziativa globale per azioni locali: il modello Defender si fa solidale
La genesi dei Defender Awards affonda le radici nella lunga storia di impegno del marchio. Non è una novità che Defender — prima come Land Rover Series — sia da sempre il mezzo scelto da missioni umanitarie, medici, esploratori, ranger e operatori in zone difficili. È il veicolo che ha accompagnato la Croce Rossa britannica già nel 1954 e che ha permesso a Tusk di proteggere oltre 50 milioni di ettari in Africa. Oggi, quell’esperienza diventa strumento per creare qualcosa di nuovo, più capillare, più diretto.
Per la prima volta, il supporto si estende anche alle realtà più piccole, a quelle organizzazioni locali spesso invisibili ai riflettori ma fondamentali per la conservazione e il supporto umanitario. E lo fa con un doppio premio: 120.000 euro in due anni e un Defender in uso per 24 mesi. Perché chi lavora sul campo ha bisogno sia di risorse economiche che di strumenti affidabili.
Italia protagonista: tre voci per una giuria che unisce scienza, arte e impegno
Nel nostro Paese, la selezione dei candidati sarà affidata a un tris d’eccellenza. La biologa Emanuela Evangelista, da oltre un decennio impegnata nella protezione della foresta amazzonica con la sua associazione Amazônia ETS, porterà la voce dell’esperienza scientifica. Il fotografo e documentarista Luca Locatelli, esploratore dell’intersezione tra ambiente e tecnologia, metterà al servizio la sua visione estetica e investigativa. E infine, Alessandra Mastronardi, attrice e ambasciatrice UNICEF Italia, darà voce all’impegno umanitario e alla sensibilizzazione per l’infanzia.
Una giuria composita, come composite sono le sfide che i Defender Awards vogliono affrontare: ambientali, sociali, culturali. Dall’Italia, saranno scelti otto progetti (due per categoria) che andranno a comporre una rosa internazionale di 56 finalisti. Da lì, una giuria globale decreterà i sette vincitori assoluti.
Chi può partecipare: il bando è aperto fino al 16 giugno 2025
L’iniziativa è rivolta a enti di beneficenza, associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro che lavorano in quattro ambiti chiave. I Defenders of the Wild si dedicano alla protezione di specie in pericolo, come il toporagno alpino o gli avvoltoi africani. I Defenders of Humanity operano dove le comunità sono vulnerabili, nelle emergenze, ma anche nella quotidianità fatta di lotta alla povertà, accesso all’istruzione, diritti umani.
Poi ci sono i Defenders of the Land, custodi di territori fragili e preziosi come foreste, brughiere, aree rurali. E infine i Defenders of the Sea, impegnati a proteggere la vita marina e combattere le minacce che arrivano dall’inquinamento, dalla pesca non sostenibile, dal cambiamento climatico.
Ogni organizzazione potrà presentare una sola candidatura, direttamente sul sito dedicato landrover.it/defender/defender-awards/index.html. La deadline è il 16 giugno 2025. I vincitori riceveranno non solo fondi e un veicolo, ma entreranno a far parte di una rete internazionale di esperti e organizzazioni virtuose, con cui condividere conoscenze, esperienze e soluzioni.
Oltre la competizione: un ecosistema globale di cooperazione
Quello che Defender costruisce con questa iniziativa non è soltanto una campagna di responsabilità sociale d’impresa. È un ecosistema solidale. In cui il marchio, il veicolo, il denaro e il supporto operativo diventano leve per rafforzare il tessuto di chi, ogni giorno, combatte silenziosamente le battaglie più dure: quelle per la vita, per la biodiversità, per la giustizia.
Lo ha sottolineato con forza anche Mark Cameron, Managing Director di Defender: “Abbiamo voluto creare un ponte tra la nostra eredità e le sfide del presente. I Defender Awards vogliono essere uno strumento reale per dare voce e mezzi a chi ha idee, passione e coraggio.”
E altrettanto chiaro è stato Charlie Mayhew OBE, fondatore di Tusk: “I Defender sono parte integrante delle nostre operazioni sul campo. Questo nuovo programma è una boccata d’ossigeno per tutte quelle realtà che cercano fiducia, visibilità e sostegno per continuare a operare.”
Scheda tecnica Defender 110 (modello utilizzato per i premi)
Caratteristica | Dato |
Motore | 3.0 i6 Ingenium Mild Hybrid / Plug-in Hybrid P400e |
Potenza | Fino a 400 CV (MHEV) / 404 CV (PHEV) |
Trazione | Integrale permanente con Terrain Response |
Cambio | Automatico a 8 rapporti |
Capacità di traino | Fino a 3.500 kg |
Altezza minima dal suolo | Fino a 291 mm (con sospensioni pneumatiche) |
Profondità massima guado | Fino a 900 mm |
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