Rinnovo Patente? Facile ed Economico

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L’amministrazione del presidente Donald Trump punta a sfruttare i negoziati sui dazi con i partner commerciali degli Stati Uniti come leva per convincerli a limitare i loro rapporti economici con la Cina, secondo il quotidiano statunitense “Wall Street Journal”, che cita “fonti informate sulle discussioni”. L’obiettivo dell’amministrazione Trump, secondo il quotidiano, e’ ottenere impegni utili a isolare l’economia cinese dagli oltre 70 Paesi che negozieranno una riduzione delle barriere commerciali e tariffarie imposte dalla Casa Bianca.

L’amministrazione Trump chiedera’ a questi Paesi di non permettere il transito delle merci cinesi, di vietare alle aziende cinesi di stabilirsi sui loro territori per aggirare i dazi Usa, e di non assorbire i beni industriali a basso costo provenienti dalla prima potenza asiatica. Queste misure mirano a colpire un’economia cinese gia’ ritenuta fragile, e a costringere Pechino a sedersi a sua volta al tavolo delle trattative da una posizione di debolezza in vista di un possibile incontro tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping. Le richieste avanzate da Washington potrebbero variare notevolmente da Paese a Paese, a seconda del loro grado di interdipendenza con l’economia cinese.

Secondo le fonti citate dal “Wall Street Journal”, i funzionari Usa avrebbero gia’ accennato a questa strategia nei colloqui preliminari con le delegazioni di alcuni Paesi. Lo stesso Trump ha lasciato intendere questo approccio martedi’, durante un’intervista al programma televisivo in lingua spagnola “Fox Noticias”, dichiarando che potrebbe valutare la possibilita’ di chiedere ai partner commerciali degli Stati Uniti di scegliere tra questi ultimi e la Cina. Trump ha risposto cosi’ a una domanda sul ritiro di Panama dalla nuova Via della seta (Bri, Belt and Road Initiative), il programma infrastrutturale globale di Pechino per i Paesi in via di sviluppo.

Cina: “Da dazi Usa pressioni su commercio ed economia”

I dazi americani stanno esercitando “pressione” sull’economia e sul commercio cinesi, malgrado il Pil del primo trimestre sia cresciuto del 5,4%, oltre le attese. “Allo stato, l’imposizione di tariffe elevate da parte degli Stati Uniti è destinata ad esercitare una certa pressione sul commercio estero e sull’economia della Cina”, ha ammesso Sheng Laiyun, numero due dell’Ufficio nazionale di statistica, nella conferenza stampa di presentazione dei dati trasmessa in streaming. In questo scenario, sia la ripresa e sia la crescita del Dragone sono ancora in fase di consolidamento, ha aggiunto Sheng.

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