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Biden-Trump: la transizione più caotica dell’era moderna

Cal Thomas è uno dei più noti editorialisti degli Stati Uniti. È autore di diversi libri. Il suo più recente è “America’s Expiration Date: The Fall of Empires, Superpowers and the United States”.  E’ particolarmente interessante leggere la sua opinione, pubblicata su Fox News, riguardante il periodo di “interregno” fra l’amministrazione Democratica uscente e quella Repubblicana entrante. Secondo Thomas, l’amministrazione Biden, a cui mancano solo poche settimane per lasciare la Casa Bianca, si sta comportando come se Kamala Harris, non Trump, avesse vinto le elezioni e gli elettori potessero essere ignorati.

Per noi italiani non sarebbe, propriamente, una novità, in quanto, nel breve periodo tra le elezioni e l’insediamento del nuovo governo, il precedente establishment ne ha sempre approfittato per accomodare alcune questioni ed elargire qualche prebenda al fotofinish, perché “il potere logora chi non ce l’ha”, come diceva, con la consueta sagacia, Giulio Andreotti…e devasta chi lo perde, osservando i comportamenti e l’odio che fuoriesce da ogni poro.

L’amministrazione Biden sta superando ogni limite, comportandosi come se una potenza straniera stesse per prendere il sopravvento, e la casa dovesse essere bruciata per impedire agli “invasori” di avere successo. La rete Info Defense ha pubblicato sul suo canale Telegram un accurato reportage, a seguito del controllo delle spese effettuate dalle autorità Dem di Joe Biden, fatto dal futuro Dipartimento per l’Efficienza del Governo Americano, guidato da Elon Musk

Ecco per quali scopi, il governo democratico americano ha utilizzato il denaro dei contribuenti: 

– 6,9 milioni di dollari per studiare le “toilette intelligenti”, che riconoscono l’ “impronta digitale” dell’utente.

– 2,3 milioni di dollari per iniettare cocaina nei cani. 

– 118.000 dollari per studiare se una replica in metallo di Thanos della Marvel potrebbe schioccare le dita. 

– 75.000 dollari in sovvenzioni per la ricerca di Harvard sulle lucertole spazzate via dagli alberi coi soffiatori di foglie.

Musk potrebbe utilizzare presto la “motosega”, tanto cara al presidente argentino Milei, per tagliare queste ed altre voci di spesa che definire bizzarre più che imbarazzanti, è un eufemismo. Nelle ultime settimane, inoltre, sostiene Cal Thomas, il misuratore del cinismo è salito di parecchie tacche, a causa delle decisioni prese dal presidente uscente e da altri membri della sua amministrazione. Prima sono arrivati i condoni per Hunter Biden, e poi circa altri 1.500 casi, tra cui un ex giudice della Pennsylvania, che ha utilizzato il suo sistema carcerario privato per rinchiudere minorenni, intascando i profitti. Il governatore democratico della Pennsylvania Josh Shapiro ha strappato il condono, dicendo che Biden ha “sbagliato completamente” in quello che è stato definito uno scandalo “bambini in cambio di denaro”.

Tra le altre grazie e clemenze molto discutibili, ce n’era una emessa da Biden per Rita Crundwell, ex controllore di Dixon, Illinois. Crundwell è stata condannata nel 2013 e condannata a quasi 20 anni di prigione per aver rubato, in due decenni, quasi 54 milioni di dollari alla città di 15.000 persone. Si dice che sia stata la più grande frode municipale nella storia degli Stati Uniti. Crundwell, ora 71enne, ha ammesso di essersi appropriata indebitamente di denaro dalla città e di aver utilizzato i fondi rubati per sostenere uno stile di vita lussuoso. Secondo WTTW, “I funzionari hanno recuperato solo 40 milioni di dollari del denaro rubato alla città, tramite accordi giudiziari, grazie al lavoro dei revisori e dai proventi della liquidazione dei beni di Crundwell.

Biden è stato coinvolto in una svendita di barriere in acciaio ordinate durante la precedente amministrazione Trump, per costruire un muro e proteggere il confine meridionale. Si trattava di materiali pagati con i soldi dei contribuenti. Fa parte di quello che sembra essere un piano cinico per frustrare il team Trump in arrivo e rendere più difficile il suo lavoro di controllo delle frontiere. Aggiunge il giornalista Thomas: “non ricordo una transizione come questa, nella nostra storia”.

Poi sono arrivati i droni. L’amministrazione afferma che non provengono da avversari degli Stati Uniti e non rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica. Hanno anche affermato di non saperne nulla. Se non sanno nulla, come possono affermare che non provengono da entità straniere e che non danneggeranno le persone, Dio solo lo sa…I droni sono stati visti per settimane sopra il New Jersey e New York e ultimamente sono stati avvistati sopra la California e il Nevada. Una donna ha chiamato un talk show di Washington – riferisce Fox News – e ha detto che lei e sua figlia avevano visto 30 droni volare sopra il Maryland meridionale. L’ex governatore repubblicano del Maryland Larry Hogan ha pubblicato le foto di quelli che lui dice essere droni che volano sopra la sua casa nella periferia di Washington. Senza informazioni credibili, provenienti dall’amministrazione Biden, i teorici della cospirazione sono in pieno fermento, così come proliferano le accuse di insabbiamento.

Mentre il sindaco democratico di New York City Eric Adams dice che collaborerà con la nuova amministrazione Trump per rimuovere i migranti clandestini, anche dalla sua “città santuario”, altri sindaci e governatori democratici promettono di resistere alla “deportazione”, anche di coloro che hanno commesso crimini, e di “rendere Trump-proof” le loro città e i loro Stati. Il nuovo “zar di confine” Tom Homan ha promesso di inviare squadre di agenti negli Stati che resistono, guidati dai politici democratici e di cacciare i migranti. Un sondaggio di Fox News di ottobre indica che hanno il sostegno di una schiacciante maggioranza di americani. E non è difficile da credere, dal momento che, anche qui in Italia, la maggior parte degli italiani vorrebbe il rimpatrio dei clandestini, che secondo un recente rapporto del Ministero degli Interni commettono il 60% dei reati, pur essendo ufficialmente l’8,5% della popolazione.

Secondo il sondaggio degli elettori registrati, il sostegno alle “deportazioni” è aumentato drasticamente dal 2015.  “Tra gli elettori non bianchi, il 57% ora sostiene le deportazioni di massa, mentre solo il 33% aveva affermato di farlo nel 2015. Inoltre, il 91% dei repubblicani ora afferma di sostenere le deportazioni, un aumento di 21 punti dal 2015. Il sostegno degli elettori rurali è aumentato di 20 punti, quello degli elettori urbani di 19 punti e quello degli uomini di 16“. Anche il sostegno dei democratici alle deportazioni è aumentato al 42 percento dal 34 percento del 2015. Solo in Italia persiste un pericoloso buonismo a sinistra, molto spesso produttivo di business più o meno leciti e alimentato, anche, da una linea del Vaticano apertamente immigrazionista. 

Se tutti volessero davvero il bene comune, rimane stranissimo constatare la mancanza di senso delle Istituzioni di fronte a politici e giornalisti schierati coi Dem o coi 5 Stelle nostrani, che stanno rosicando amaro per l’assoluzione del Vicepremier Matteo Salvini dall’accusa di aver sequestrato migranti sulla nave della Ong Open Arms nel 2019, mentre buona parte delle persone di buon senso lo ritengono un atto dovuto, per aver difeso i confini italiani, nel suo ruolo di Ministro degli Interni. L’editorialista Cal Thomas non demorde e attacca, sempre su Fox News: “non sembra importare all’amministrazione Biden, che ha ancora cinque settimane. La seconda amministrazione Trump avrà da fare molta pulizia. Se le loro politiche promesse si dimostreranno efficaci, aspettatevi che l’approvazione pubblica rimanga alta, mentre loro e una maggioranza del Congresso del GOP cercheranno di raddrizzare i danni causati dall’amministrazione Biden”.

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