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Legge per Roma Capitale, due ministeri: quello alle Riforme di Maria Elisabetta Alberti Casellati, i cui uffici starebbero limando le questioni più tecniche, e quello alle Autonomie di Roberto Calderoli, interessato nell’ottica della devoluzione di poteri. Ma Roma Capitale diventa un’urgenza a fronte delle sfide per la Capitale d’Italia già superate e quelle in arrivo tra Conclave e nuovo Papa.

Senatore De Priamo, a che punto siamo?

“Dovremmo chiudere prima dell’estate sono fiducioso. I tempi sono tecnici legati ai decreti e alle emergenze del Governo ma saranno brevi”.

Prima dell’estate?

“Spero di sì anche perché per Giorgia Meloni questa riforma vale come il Premierato e la riforma della Giustizia. Per noi la questione dei poteri di Roma non è territoriale ma un test nazionale. La Capitale è il biglietto da visita del Paese e non può essere governata con poteri ordinari. Ci fu una prima legge negli anni 90 poi la riforma Berlusconi rimasta però incompleta. Meloni da consigliera capitolina durante la Giunta Raggi presentò un ordine del giorno e vogliamo portare avanti quel processo”.

Cosa cambierà per Roma?

I principali poteri legislativi e regolamentari andranno in deroga rispetto ai poteri Regionali. E’ nostra intenzione includere nel testo di base tutte le funzioni esclusa la sanità. Più che materie sono funzioni e da qui l’idea di una legge costituzionali come cornice e una legge ordinaria che definisce le funzioni. Urbanistica e trasporti sono “cedibili” per un miglior governo della città, a partire dal fondo dei trasporti erogato dallo stato. Questo è un atto d’amore per l’Italia e Roma.

Le prossime sfide di Roma

Per Papa Francesco a Roma oltre 400 mila persone, come 4 città di provincia che si sono date appuntamento tra San Pietro, il percorso funebre e Santa Maria Maggiore. Uno sforzo per la città che non ha precedenti se non nella Giornata mondiale della gioventù del Giubileo del 2000, quando a Roma arrivarono 1 mln di persone. Costo della due giorni ben oltre i 5 mln di euro, parte dei quali coperti dal Governo con 5 mln stanziati da Palazzo Chigi e un “prezzo” per la città difficilmente da rendicontare.

E ora si apre la fase del Conclave con decine di migliaia di persone che attenderanno la fumata bianca in piazza San Pietro e la successiva intronizzazione del nuovo Papa. Non sarà come per i funerali, ma gli occhi del mondo saranno di nuovo puntati su Roma. Quindi la prosecuzione del Giubileo col successore di Francesco che non mancherà di accendere quell’entusiasmo che Bergoglio aveva involontariamente spento con la sua malattia.

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