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“Basta smobilitazioni, il diritto alla mobilità si difende con la partecipazione popolare”. È l’appello lanciato dal gruppo Bene Comune Portoferraio, promotore della manifestazione del 16 novembre al porto elbano. Centinaia di cittadini si sono uniti per chiedere un trasporto marittimo efficiente, sicuro e in linea con le esigenze dell’Isola d’Elba.
L’appello alla mobilitazione – La protesta nasce dalla necessità di garantire servizi adeguati per pendolari, studenti, lavoratori e chi viaggia per motivi di salute. “Non possiamo accettare l’idea che non serva una mobilitazione in questo momento”, spiegano i rappresentanti di Bene Comune Portoferraio, criticando apertamente l’Amministrazione Nocentini. Il riferimento è a un messaggio diffuso sui social: “Non serve in questo momento una manifestazione”.
La critica alla smobilitazione – Secondo Bene Comune Portoferraio, un approccio passivo rischia di compromettere i diritti fondamentali della comunità. “Niente di più sbagliato: il diritto a non diventare cittadini di serie B si difende con la partecipazione attiva e l’unione tra istituzioni e cittadini”, affermano i promotori.
Un esempio dal passato – A sostegno della loro posizione, i manifestanti ricordano il precedente del novembre 2012, quando le dimissioni del sindaco Peria e la mobilitazione di diecimila persone portarono la Regione a rivedere le politiche sanitarie locali. “Fu un momento in cui istituzioni e cittadini agirono insieme per ottenere un risultato importante”, sottolineano.
Le richieste della protesta – Bene Comune Portoferraio ha presentato una serie di richieste articolate:
- Un servizio di trasporto marittimo che sia sicuro, accessibile e rispondente alle necessità dell’isola.
- Maggiore attenzione al diritto alla mobilità di pendolari, studenti, società sportive e chi viaggia per salute o lavoro.
- Un impegno concreto da parte di tutti i Sindaci elbani e dei Consigli Comunali affinché le esigenze collettive del territorio siano rappresentate e difese a livello istituzionale.
Le priorità – “Chiediamo che le esigenze di chi vive e lavora sull’isola siano messe al primo posto”, affermano i promotori. Tra le priorità segnalate, la tutela dei viaggiatori più vulnerabili, come chi si sposta per necessità sanitarie o per assistere familiari malati.
Nessun passo indietro – Per Bene Comune Portoferraio, la manifestazione del 16 novembre è solo un primo passo per ribadire che il diritto alla mobilità non può essere messo in secondo piano. “La nostra isola merita collegamenti degni, e continueremo a lottare finché non li otterremo”. La sfida ora è far sì che le istituzioni recepiscano il messaggio e agiscano di conseguenza.
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