Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico
<em>Testo e foto Penn University </em>
Nei giorni scorsi, presso la sede del Parco Nazionale Arcipelago Toscano (PNAT) all’Enfola, un gruppo di 12 studenti della Pennsylvania State University (PSU) ha presentato ufficialmente i risultati delle ricerche scientifiche condotte durante la seconda edizione del corso universitario Environmental Marine Biology and Sustainability. Il corso, coordinato da ISI Florence e tenutosi presso l’Isola d’Elba dalla Prof.ssa Rebecca Branconi (Academic Affiliate of Biology presso PSU, nonché fondatrice e coordinatrice del centro ZARATAN) ha avuto come obiettivo principale lo studio e la conservazione degli habitat e degli organismi marini del Mar Mediterraneo.
I principali temi affrontati nella presentazione dagli studenti hanno riguardato:
1.L’analisi dei fattori ambientali che influenzano la crescita e la salute del corallo Balanophyllia europaea;
2.Lo studio dei raggruppamenti sociali interspecifici in alcuni blennidi del Mediterraneo;
3.Il confronto tra Pianosa ed Elba in relazione alla presenza o assenza di determinate specie marine inserite nelle Liste Rosse dell’IUCN.
In merito a quest’ultimo punto, a supporto delle attività didattiche, ZARATAN -in collaborazione con il PNAT- ha organizzato e finanziato una spedizione scientifica del gruppo universitario statunitense all’interno dell’area marina protetta dell’Isola di Pianosa. In tale occasione, è stato inoltre promosso un incontro con il team della Base Ricerca Pianosa del CNR (BRP-CNR), responsabile della logistica e del coordinamento scientifico. L’esperienza ha offerto agli studenti della PSU un’opportunità formativa unica per valutare direttamente l’efficacia delle misure di tutela attuate nell’area marina protetta.
Il programma didattico del corso ha integrato attività teoriche in aula con esperienze pratiche sul campo: una visita al NatLab, sessioni di scientific snorkeling e eco-tour (grazie al supporto della Biodivers Elba Sea Academy), una escursione presso le miniere del Ginevro, monitoraggio dei cetacei (in collaborazione con il Centro Ricerca Cetacei) e un incontro virtuale con i responsabili di Maricap (Cooperativa Maricoltura e Ricerca dell’isola di Capraia). Infine, ospitati da Legambiente Arcipelago Toscano, all’interno della zona umida di Mola del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, i ragazzi hanno seguito una presentazione della Guida Parco Lisa Ardita sulle attività di citizen science svolte dai volontari di Legambiente. Inoltre, con il supporto di Leonardo Forbicioni della WBA, gli studenti universitari statunitensi hanno campionato ed esaminato le comunità di insetti che vivono nelle tamerici della zona umida, un ambiente delicato e peculiare, importante punto di incontro tra l’ecosistema marino e quello terrestre. Questo approccio integrato ha permesso agli studenti di approfondire la conoscenza della biodiversità locale, valorizzando al contempo le risorse scientifiche, logistiche e organizzative dell’Arcipelago Toscano.
La collaborazione tra ZARATAN, PNAT e PSU rappresenta un modello virtuoso di cooperazione scientifica e scambio internazionale. L’iniziativa conferma il ruolo centrale del PNAT quale promotore di un turismo scientifico internazionale e l’impegno attivo del gruppo ZARATAN nella diffusione della conoscenza del Mar Mediterraneo, evidenziando l’importanza della creazione e della gestione efficace delle aree marine protette per la salvaguardia della biodiversità.
Il rinnovo di questa collaborazione dimostra ancora una volta l’impegno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano nella tutela e nella valorizzazione della biodiversità, promuovendo la ricerca scientifica, l’educazione ambientale e sensibilizzando il pubblico sull’importanza della conservazione degli ecosistemi naturali.
Un ringraziamento particolare va al diving center “Talas”, che ha reso possibile la visita a Pianosa, e alla struttura ricettiva “Sassi Turchini” per il supporto organizzativo allo svolgimento delle attività.
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