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Sciopero generale 29 novembre, migliaia di persone nelle piazze di tutta Italia
L’Italia oggi 29 novembre si ferma per lo sciopero generale. Trasporti, sanità, scuola: la protesta indetta da Cgil e Uil in una giornata che si annuncia campale per gli italiani da Roma a Milano, da Napoli a Palermo. Otto ore di stop in tutti i settori, ad eccezione dei trasporti che si fermeranno per 4 ore, dalle 9 alle 13.
Sciopero, al via a Milano corteo Cgil e Uil: in migliaia in piazza
Sono diverse migliaia le persone scese in strada oggi a Milano per la manifestazione organizzata da Cgil e Uil in occasione dello sciopero generale contro la manovra. Il corteo, con destinazione piazza San Babila, è partito pochi minuti fa da corso Monforte, imboccando viale Bianca Maria. La destinazione è piazza San Babila, dove è previsto il comizio finale.
Dopo gli spezzoni iniziali di Cgil e Uil, sfila il comitato provinciale di Milano. In piazza sventolano anche bandiere di Pd, Avs, Rifondazione comunista, della Palestina e della Pace. In parallelo è in corso la manifestazione organizzata dai sindacati di base, con partenza da piazza Fontana e arrivo in piazza della Scala. I due cortei, non distanti, non è previsto che s’incrocino.
Genova, sciopero generale: circa 6000 in piazza
Circa seimila persone stanno partecipando a Genova allo sciopero generale di questa mattina indetto da Cgil e Uil contro la manovra del governo Meloni. Manifestanti sono arrivati da tutte le province ligure, al concentramento in piazza Acquaverde, davanti alla stazione di Principe sono arrivati 22 pullman con lavoratori da tutta la Liguria.
La precettazione del ministro dei trasporti Matteo Salvini ha diminuito le modalità dello sciopero; per quanto riguarda i trasporti, a Genova l’astensione dal lavoro dei lavoratori Amt è prevista fino alle 13. Il corteo è in movimento verso piazza Matteotti, dove sono previsti gli interventi dei rappresentanti di Cgil e Uil.
“Il governo ci infliggerà sette anni di austerità, con perdita del potere d’acquisto, crescita della povertà, tagli a sanità, istruzione e trasporto pubblico, nessuna risposta all’emergenza abitativa”, tra le ragioni dello sciopero di oggi, ricordate dai manifestanti durante il corteo.
Sciopero, a Roma partito corteo Cobas da piazza Indipendenza
È partito adesso da piazza Indipendenza a Roma il corteo organizzato dai Cobas con altre sigle, movimenti e associazioni, diretto a piazza Barberini. Prevista una tappa di fronte al Mise dove si terrà un comizio.
Sciopero, sindacati: 20mila in piazza a Torino
“Siamo 20 mila”. Così dal palco allestito in piazza Castello l’annuncio dato all’arrivo del corteo dei lavoratori scesi in piazza questa mattina a Torino per lo sciopero regionale promosso da Cgil e Uil del Piemonte contro la manovra del governo. Alla manifestazione promossa nell’ambito dello sciopero generale indetto a livello nazionale dai due sindacati sono arrivati lavoratori da tutto il Piemonte con 52 pullman provenienti da tutte le province della regione.
Sciopero, Landini: “Mobilitazione che da tempo non si vedeva, non ci limiteremo a oggi”
“La risposta che sta arrivando è una giornata di mobilitazione come da tempo non si vedeva. Per quello che ci riguarda questo significa non limitarci alla protesta oggi. Oggi inizia un percorso di mobilitazione per rivoltare come un guanto questo Paese. Basta ingiustizie, basta precarietà”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine del corteo organizzato a Bologna.
“Noi – ha spiegato – vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese, e per rivoltarlo c’è bisogno della partecipazione di tutte le persone. La rivolta sociale per noi significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un’altra parte di fronte alle ingiustizie, deve passare l’idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione”, ha spiegato ancora il leader sindacale.
Manovra, Landini: “Non ci sono tasse su profitti e rendite ma le alzano a dipendenti e pensionati”
Con la manovra il governo “aumenta le tasse per i lavoratori dipendenti e i pensionati” e “non sta tassando i profitti, non sta tassando le rendite, non combatte l’evasione fiscale”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine del corteo organizzato a Bologna.
“Nel 2024 l’Irpef, che è pagata al 90% dai lavoratori dipendenti e pensionati, ha aumentato le entrate per lo Stato di 17 miliardi – ha aggiunto – e noi stiamo chiedendo che quei 17 miliardi tornino a chi ha pagato quelle tasse investendo sulla sanità pubblica, facendo le assunzioni nei pubblici dipendenti, mettendo i soldi per aumentare i salari, riducendo la precarietà, facendo ripartire gli investimenti”, ha detto ancora Landini aggiungendo come “stiano facendo una manovra che ancora una volta colpisce il mondo del lavoro, in particolare i lavoratori dipendenti e i pensionati ed in particolare colpisce i giovani e le donne che sono quelle più colpite dalla precarietà nel lavoro“.
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