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<em>Dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno</em>
È incessante il contrasto allo spaccio di droghe da parte dei carabinieri dell’isola d’Elba. Stavolta, come anche recentemente quando a finire in manette arrestato dai Carabinieri della Stazione di Rio fu il caso di un giovanissimo sorpreso allo sbarco con mezzo chilo di hashish, nella rete dei controlli sono finiti altri tre giovani del luogo, un italiano e due fratelli di origine straniera, tutti residenti nel comune piaggese. L’italiano, appena 19enne, ritenuto dagli investigatori al vertice di questo sodalizio criminale, dopo alcuni servi di pedinamento è stato tratto in arresto in flagranza di reato poichè, nel corso di una perquisizione personale, è stato trovato in possesso di circa 850 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish già suddivisa in oltre 30 “stecche” per un valore di oltre 10 mila euro e dalle quali si sarebbero potute ricavare centinaia e centinaia di dosi da immettere nel mercato locale, per lo più tra i giovani e giovanissimi. L’arrestato, con precedenti specifici, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto alle prime luci dell’alba in carcere, presso la casa circondariale di Livorno dove dovrà permanere sino alle determinazioni del giudice inquirente che ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’operazione, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Portoferraio e da quelli della Stazione di Rio, ha interessato anche altri due giovani fratelli collegati al 19enne, i quali, rintracciati dai militari che li osservavano già da tempo, sono stati perquisiti. Da questo controllo, esteso anche alla loro abitazione, è emersa una vera e propria centrale dello spaccio con il rinvenimento di oltre 100 grammi di hashish, circa 5 grammi di cocaina (già suddivisa in dosi pronte da spacciare), bilancini di precisione, strumenti per il taglio e 500 euro in denaro contante ritenuto provento dell’attività illecita. Tutto quanto è stato sottoposto a sequestro, compresi alcuni telefoni cellulari che saranno successivamente analizzati per capire meglio eventuali altri collegamenti. I due fratelli, di origini straniere ma residenti da tempo a Rio, sono stati denunciati in concorso per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti destinate allo spaccio.
Tutti e tre i coinvolti rischiano una pena che può raggiungere anche i 10 anni di reclusione. Il risultato conseguito nell’odierna operazione di polizia giudiziaria, è conseguenza di attenta analisi dei fenomeni locali e delle dinamiche giovanili, di un preciso e costante controllo del territorio e anche di un’importante e costante contatto con la cittadinanza, per segnalare ai locali Comandi Stazione dislocati su tutto il territorio ogni notizia ritenuta di interesse per il contrasto di tali fenomeni.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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