Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico

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                <em>Da Giuseppe Coluccia</em>

C’era da aspettarselo, questa specie di “serrata padronale” delle Compagnie private di navigazione di non partecipare al Bando indetto attualmente dalla Regione Toscana per l’assegnazione, per i prossimi anni, del Contratto di Servizio per assicurare i collegamenti marittimi per le isole dell’ Arcipelago Toscano, con i relativi servizi, garanzie e a prezzi e condizioni concordate. Sarà la sola Toremar a partecipare, almeno così viene riportato sulla stampa locale. Toremar è nata come compagnia pubblica (L.169, pubblicizzazione dei collegamenti marittimi con le isole minori, anni ’70), dello Stato e poi passata alla Regione Toscana , che, successivamente fu privatizzata per una nuova legge che riprivatizzava i collegamenti marittimi (governo Berlusconi). Qualcuno si chiede ipocritamente come mai di questo atteggiamento delle compagnie private, per lo più, oltre i “minus habentes”, i fans della privatizzazione estrema di tutto ciò che fa economia, cioè profitto ed è per questo che si affidano alle virtù della libera concorrenza, del libero mercato, per poi scoprire che questa si risolve sempre in un monopolio o in una concertazione subdola fra gli stessi di prezzi e tariffe. Addirittura si incolpa la Regione Toscana perché ha assunto, con ragione, un atteggiamento fermo, proprio a tutela degli interessi pubblici e non di qualche privato, che pensava forse di poterla ricattare. La verità, confermata dall’esperienza e dai fatti verificatisi in questi anni di privatizzazione, è che al privato, di concorrere per gestire un contratto pubblico di servizio non interessa. Per loro assicurare le corse anche con condizioni meteo alterate, viaggiare comunque anche con navi non a pieno carico per rispettare gli orari, avere prezzi e tariffe stabili, effettuare un numero congruo di corse per il periodo invernale, fare orari compatibili con le esigenze di chi lavora o studia, coordinati e in coincidenza con altri mezzi di trasporto locale, avere navi efficienti e sicure, ammodernare e diversificare il naviglio vetusto e insicuro, svolgere il servizio su più linee e non solo su Portoferraio, è da queste compagnie private considerato un onere insostenibile, che non accettano, preferendo viaggiare e navigare solo quando ci sia un assicurato guadagno, altrimenti stanno ferme in banchina; quindi preferibilmente nel periodo turistico dove il loro scopo è appunto quello di viaggiare a pieno carico in arrivo o partenza, il resto non gli interessa. Per resto si intende una responsabilità sociale verso le comunità isolane e verso il territorio che è fonte dei loro guadagni. Questo è ciò che fa la differenza tra Pubblico e Privato. Quindi se gli Elbani o, in generale gli abitanti delle isole minori Italiane che legittimamente aspirano a veder realizzate buone e sufficienti condizioni di vita, mobilità per lavoro, studio, salute, cultura e affari, nella loro vita di isolani residenti, tutto ciò lo potranno vedere realizzato solo in un sistema di continuità territoriale, gestito pubblicamente e devono sperare che le loro Regioni e la Regione Toscana meno male lo sta facendo, provvedano a finanziare Contratti Pubblici di servizio nei collegamenti marittimi e non solo in questi, dal momento che anche le aziende private di trasporto terrestre e aeree beneficiano di contratti pubblici di servizio, innanzitutto in favore dei residenti e per lo sviluppo economico.

Rinnovo Patente all'Isola d'Elba? Facile ed Economico

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