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                <em>Di Angela Anconetani Lioveri e Manuel Omar Triscari</em>

È tornata in scena a grande richiesta, ieri 21 dicembre al Teatro dei Vigilanti “Renato Cioni” di Portoferraio, “Filumena Marturano”, celebre capolavoro del 1946 in tre atti tra i più noti del repertorio di Eduardo De Filippo, rappresentata dalla Compagnia del Registro, filodrammatica elbana, su regia di Luigi Valle.

Dopo il successo di pubblico e incassi dei precedenti spettacoli – la prima lo scorso 5 giugno con 500 spettatori e circa 5000 euro devoluti in beneficenza alle associazioni elbane EndoElba, Diversamente Sani e Incontriamoci in diversi – la compagnia elbana riconferma la sua vocazione benefica. Il ricavato di questa quarta serata verrà infatti destinato a un progetto teatrale rivolto a bambini e ragazzi, finalizzato alla creazione di una nuova scuola della Compagnia del Registro destinata alla formazione dei più giovani. “Sulla scena potrebbero esserci, prossimamente, i vostri figli e nipoti. Crediamo molto in questo sogno da realizzare”, ha sottolineato l’attore Gennaro Massimiliano Squillace, magistrale Domenico Soriano della commedia.

L’opera si presenta come una vera e propria commedia sociale (secondo la definizione dello stesso De Filippo), ambientata in una Napoli composita che contrappone la realtà dei cittadini umili a quella inconciliabile dei ricchi borghesi. Protagonisti sono Filumena Marturano (Gina Petricciuolo), ex prostituta e madre di tre figli, e Don Domenico Soriano detto Mimì (Massimiliano Squillace), suo amante indotto con l’inganno a sposarla. Una vicenda appassionata che parla di amore, sacrificio e riscatto, quella di Filumena: il suo istinto materno e la volontà di garantire un futuro ai suoi figli sono la molla della sua ribellione. Perché, come si ripete più volte nella commedia, ‘e figlie so’ ffiglie e so’ tutte eguale.

Si riconferma dunque l’ottima accoglienza dell’opera, nonostante l’iniziale difficoltà che ne ha rimandato più volte l’esordio. Ideata sin dal 2018, la Filumena Marturano del Registro era stata infatti programmata per andare in scena nel 2020. La pandemia di Covid ne aveva però impedito la rappresentazione. Solo lo scorso giugno, dopo ben cinque anni di stop, la Compagnia del Registro, nata nel 2013 da un gruppo di docenti e specializzata nella commedia classica napoletana, ha potuto metterla in scena con ottimi risultati.

Gennaro Squillace ha concluso con un augurio di buon Natale al caloroso pubblico accorso, rinnovando l’invito al prossimo spettacolo: “Ci rivediamo a giugno 2025, con una commedia leggera. Vi aspettiamo”.

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