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Ryanair: annuncia ricorso ‘immediato’ contro sanzione Antitrust – ‘Nel 2024 Tribunale Milano ha sancito benefici per consumatori’

Ryanair annuncia di avere “incaricato i propri avvocati di presentare immediatamente ricorso sia contro la sentenza bizzarra e infondata contro la multa di 256 milioni di euro, ingiustamente comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), che cerca di ignorare – e ribaltare – una precedente sentenza del Tribunale di Milano del gennaio 2024″: la compagnia ricorda che quel giudizio aveva dichiarato che “il modello di distribuzione diretta di Ryanair ‘porta indubbiamente benefici ai consumatori’ e porta a ‘tariffe competitive’ “. In una nota la compagnia parla di “tentativi infondati dell’Antitrust di ridefinire” attività che sono state condotte anche “dopo la sentenza del Tribunale di Milano e di affermare erroneamente che Ryanair detenga una posizione dominante sui servizi aerei da/per l’Italia” .

“Questa sentenza e questa sanzione sono giuridicamente infondate e saranno annullate in appello” auspica il gruppo irlandese. Ryanair ricorda come il proprio modello di distribuzione diretta “è stato dichiarato ‘indubbiamente vantaggioso per i consumatori’ dal Tribunale di Milano, ancora nel gennaio 2024. Tuttavia, sotto la pressione di un’OTA spagnola (che ha ripetutamente applicato tariffe eccessive a consumatori ignari) e di un numero esiguo di agenzie di viaggio fisiche in Italia, l’AGCM ha emesso oggi una sentenza (e questa assurda sanzione), che contrasta” con la sentenza dello scorso anno.

“Per inventare questa sentenza giuridicamente infondata l’AGCM ha ignorato il fatto che Ryanair non detiene una quota di mercato dominante (poco più del 30%) nel mercato italiano, manipolando” i dati “per escludere sia i viaggi aerei a lungo raggio che l’accesso a corto raggio a diversi altri Paesi” con una “definizione di mercato inventata, ma insostenibile”. Ryanair sottolinea comunque che “la sentenza dell’Agcm sembra accettare che gli attuali accordi OTA e Travel Agent Direct approvati da Ryanair, che consentono a tutte le OTA e alle agenzie di viaggio fisiche l’accesso ‘gratuito’ e illimitato alle tariffe aeree Ryanair (con la sola eccezione delle tariffe promozionali Ryanair) a condizione che si impegnino a non applicare sovrapprezzi ai consumatori nella vendita delle tariffe e dei servizi accessori Ryanair, siano conformi al diritto della concorrenza”. Tuttavia – conclude la nota – “questa sentenza contorta e la sua assurda multa sono in netto contrasto con la sentenza del tribunale di Milano del gennaio 2024 e possono essere solo il prodotto di un’analisi parziale e infondata dei prezzi favorevoli ai consumatori applicati da Ryanair in ogni mercato italiano in cui opera”.

Ryanair, sanzione Antitrust da 255,7 milioni per abuso di posizione dominante

L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a Ryanair Dac, in solido con la controllante Ryanair Holdings, una sanzione di 255.761.692 euro per abuso di posizione dominante, da aprile 2023 ad almeno aprile 2025. E’ quanto si legge in un comunicato dell’Antitrust.

Ryanair, sottolinea l’Autorità, “detiene una posizione dominante nel mercato a monte dei servizi di trasporto aereo di linea passeggeri, nazionali ed europei, da/per l’Italia, quale input per le agenzie di viaggio, online e fisiche. La posizione dominante deriva, oltre che da quote di mercato significative (38-40% dei passeggeri trasportati nell’insieme di rotte da/per l’Italia) e in continua crescita, anche da numerosi altri indicatori. Tutti questi indicatori contribuiscono ad attribuire a Ryanair un significativo potere di mercato e la capacità di agire in misura indipendente da concorrenti e consumatori, anche considerando il significativo distanziamento rispetto alle performance dei principali vettori concorrenti”.

Al termine di un’articolata istruttoria, spiega la nota, l’Autorità ha accertato che Ryanair “ha attuato una complessa strategia per bloccare, ostacolare o rendere più difficile e/o economicamente o tecnicamente oneroso l’acquisto dei voli di Ryanair sul sito ryanair.com da parte delle agenzie di viaggio, Ota e fisiche, in combinazione con voli di altri vettori e/o con altri servizi turistici e assicurativi”

In particolare, è emerso che “Ryanair ha iniziato, a fine 2022, a vagliare una serie di ipotesi di ostacolo alle agenzie di viaggio, che si sono poi concretizzate, a partire da metà aprile 2023, in interventi di intensità via via crescente. In una prima fase, Ryanair ha introdotto procedure di riconoscimento facciale destinate agli utilizzatori dei biglietti acquistati tramite agenzia sul proprio sito. In una seconda fase – a fine 2023, a istruttoria avviata – Ryanair ha bloccato in modo totale o intermittente i tentativi di prenotazione da parte delle agenzie di viaggio sul proprio sito (ad esempio, tramite il blocco dei mezzi di pagamento e la cancellazione massiva degli account legati a prenotazioni effettuate dalle Ota). In una terza fase, a inizio 2024, Ryanair ha imposto accordi di partnership alle Ota e, in seguito, di Travel Agent Direct alle agenzie fisiche, con condizioni limitative della possibilità delle agenzie di offrire il volo Ryanair combinato con altri servizi, utilizzando quale strumento di ‘persuasione’ il blocco intermittente delle prenotazioni e un’aggressiva campagna di comunicazione nei confronti delle Ota che non sottoscrivevano questi accordi (Ota pirata). Ad aprile 2025, Ryanair – rendendo disponibile alle Otala soluzione completa whitelabel iFrame – ha fornito l’integrazione delle applicazioni informatiche (c.d. Api) che, ove ben implementate, permettono di ripristinare corrette condizioni di concorrenza nel mercato a valle dei servizi turistici”.

Pertanto l’Autorità ha concluso che le condotte descritte, almeno fino all’integrazione delle Api Ryanair, “sono idonee e sono state concretamente in grado di ostacolare le vendite delle agenzie, incidendo anche sull’acquisizione del traffico Internet da parte delle Ota”. Le condotte accertate, in definitiva, conclude l’Antitrust, “hanno pregiudicato la possibilità delle agenzie di acquistare voli Ryanair per combinarli con i voli di altri vettori e/o servizi turistici aggiuntivi, riducendo la concorrenza, diretta e indiretta, esercitata dalle agenzie stesse e, di conseguenza, la qualità e quantità di servizi turistici offerti ai consumatori”.

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