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Johann Tomforde, uno dei principali fautori del marchio smart, ripercorre la storia del brand e la sua evoluzione fino alla nuova generazione di veicoli elettrici.

Con oltre 25 anni di esperienza nel settore e una carriera che include anche un periodo come docente di Design dei Trasporti e Design Industriale a Pforzheim, Tomforde è stato una figura centrale nello sviluppo di smart. Il professore racconta come molte delle idee fondanti del marchio siano nate proprio dall’interazione con gli studenti, con uno spirito di apertura che rimane uno dei valori chiave di smart.

Un’idea nata dal dialogo con le nuove generazioni

Tomforde, noto per il suo approccio innovativo e collaborativo, racconta che l’ispirazione per la smart è arrivata dall’osservazione delle città e dall’interazione con i bambini. “In un asilo, ho chiesto ai bambini cosa pensassero della smart e la descrivevano come ‘una macchina piccola e carina per la città’. Non ho mai dovuto spiegare loro il concetto di smart: lo capivano istintivamente,” racconta. L’apertura alle nuove idee è stata cruciale per lui fin dall’inizio, e grazie alle interazioni con studenti e creativi di diversi settori, come Moda e Marketing, Tomforde ha sviluppato una visione di mobilità urbana che ha poi applicato ai progetti di smart.

Pforzheim e l’ispirazione mondiale per il design smart

Durante la sua carriera accademica a Pforzheim, Tomforde ha collaborato con studenti di varie discipline per esplorare idee di design fuori dagli schemi, come la creazione dei primi veicoli “Fun Cars” elettrici per il tempo libero. “Questo pensiero trasversale mi ha ispirato profondamente,” spiega. “Ogni mercoledì portavo queste nuove idee a Renningen, dove lavoravamo su progetti innovativi.” Tomforde racconta anche come i suoi viaggi intorno al mondo abbiano arricchito la sua visione di mobilità sostenibile, un concetto che smart oggi esprime con modelli come la smart #1, smart #3 e la futura smart #5.

L’importanza della perseveranza: dal 1969 alla City Coupé

L’idea di una city car, afferma Tomforde, risale a molto tempo prima della nascita del brand. “Già nel 1969 avevo pensato a una vettura compatta per le città. Mio nonno mi consigliò di non arrendermi e di continuare a sviluppare l’idea.” Dopo anni di evoluzione, nel 1992, arrivò finalmente il momento giusto per presentare il primo prototipo, l’Eco Sprinter elettrico, che sorprese il Consiglio di Amministrazione di Mercedes-Benz e pose le basi per lo sviluppo della smart Fortwo.

Dalla Mobility Box agli smartphone moderni: una visione lungimirante

Tomforde ricorda con orgoglio l’innovazione della Mobility Box, un dispositivo multifunzione introdotto nel 1995 per le smart, che integrava funzioni di telefonia, navigazione e intrattenimento. “Questa idea anticipava l’uso dello smartphone come strumento multifunzionale. Dieci anni dopo, in California, ho visto i primi cellulari che cominciavano a incorporare quelle stesse funzioni.” La Mobility Box è un esempio dell’approccio pionieristico di smart, che continua a esplorare soluzioni innovative per la mobilità urbana.

Una smart che evolve senza tradire l’idea originale

Con l’introduzione della smart #1, Tomforde confessa di aver avuto inizialmente qualche dubbio. “Pensavo: ‘Che stanno facendo?’ Ma approfondendo, ho capito che smart ha mantenuto i valori fondanti, come la mobilità divertente e sostenibile e il design iconico,” spiega. Tomforde si augura che smart continui a rappresentare qualcosa di speciale e diverso dalle auto ordinarie. “Mi piace vedere carattere e raffinatezza in smart, elementi che la distinguono dalle altre vetture sul mercato.”

smart #3: un design che unisce eleganza e stabilità

Parlando della smart #3, Tomforde elogia il design pulito e le proporzioni studiate per garantire una tenuta di strada ottimale. “La linea del tetto conferisce al veicolo un dinamismo unico e un effetto protettivo,” osserva, sottolineando come la smart #3 abbia proporzioni che ne rafforzano l’aspetto robusto e conferiscono un’eleganza distintiva, visibile da ogni prospettiva. La vista posteriore del veicolo, afferma, è particolarmente piacevole, anche quando si guida dietro di essa, un dettaglio essenziale per una city car.

Uno sguardo al futuro di smart

Tomforde conclude augurandosi che smart esplori nuovi segmenti e mantenga la sua identità distintiva. “Ci sono oltre due milioni di smart Fortwo in circolazione. Sarebbe interessante vedere una nuova smart compatta, arricchita di idee moderne. Ho ancora molte buone idee al riguardo,” rivela. La sua visione per smart rimane orientata al futuro, con l’obiettivo di continuare a innovare e sorprendere, mantenendo sempre vivo il carattere unico del brand.

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