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Garlasco: il pasticcio degli interrogatori: qualcosa non torna e spunta un malore
Continua l’inchiesta sul caso Garlasco. La scoperta di tracce di dna nella bocca di Chiara Poggi, la ragazza uccisa il 13 agosto 2007, cambia tutto. Si cerca di ricostruire la dinamica del delitto tenendo conto di questo nuovo dettaglio non da poco e prosegue la caccia a “ignoto 3” che potrebbe essere anche il killer, anche se non si esclude l’ipotesi della contaminazione da parte di un tecnico. Mentre prosegue l’incidente probatorio con l’analisi della pattumiera dell’ultima colazione di Chiara, emerge qualcosa di poco chiaro in merito agli interrogatori su Andrea Sempio, il nuovo indagato, e i suoi amici: quelli che frequentavano abitualmente casa Poggi.
Gli interrogatori – riporta Il Corriere della Sera – sono intestati e firmati dagli stessi due militari che, in base agli atti, starebbero in realtà sentendo ininterrottamente Sempio. Gli orari infatti non tornano. Sempio venne sentito a Vigevano il 4 ottobre 2008 dai carabinieri. Il suo verbale si apre alle 10.30 e si chiude quattro ore dopo, alle 14.40. Sempio per la prima volta parla (e consegna) il famoso scontrino di Vigevano, il suo alibi.
In quella seduta però, secondo la nuova indagine, – prosegue Il Corriere – sarebbe avvenuto anche un malore con intervento del 118 di cui nel verbale non c’è traccia. Ma più curioso è quel che accade con i verbali degli amici: quello di Biasibetti viene aperto alle 11.25 e chiuso alle 12.10; Capra viene sentito dalle 13.25 alle 14.20. I carabinieri che interrogavano gli amici non potevano essere gli stessi che sentivano Sempio. Un nuovo giallo.
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